martedì 22 gennaio 2008

RACCOMANDATI


COINRES: PARENTI DI POLITICI E CANDIDATI ALLE ULTIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE NELL'ELENCO DEI 120 NUOVI ASSUNTI. LA PROCURA DI PALERMO APRE UN FASCICOLO


di Emanuele Minnella

La bufera alimentatasi attorno alle 120 recenti assunzioni al COINRES si arricchisce di nuovi e inquietanti particolari. E siamo ancora all'inizio del primo capitolo. Quello che succederà nei prossimi mesi, per quanto prevedibile possa sembrare, in realtà, è ancora tutto da vedere.
La nostra storia, ricordiamo, è cominciata con un'interrogazione dell'on. Pino Apprendi, deputato all'Ars del PD, lo scorso 5 ottobre. Nel testo si chiedevano chiarimenti in merito alle modalità di assunzioni di circa 39 candidati che, sappiamo essere stati scelti da un agenzia di lavoro interinale -La Temporary- in maniera non del tutto trasparente, come poi ribadito nei vari consigli provinciali e comunali succedutisi al fatto.
A quella selezione, ne è seguita un'altra (in esame oggi), ancor più discutibile, perché avvenuta in contemporanea alla protesta degli operai del consorzio, in sciopero per mancato pagamento degli stipendi.
Un avviso di reclutamento, quello del 30 ottobre, scaduto appena una settimana dopo la sua pubblicazione, al quale hanno partecipato oltre 3000 candidati; una selezione che ha coinvolto appena il 10% di essi, i cui criteri di scelta appaiono ancora oggi un mistero, vista la mancata convocazione ai colloqui denunciata dal resto degli esclusi.
Questi, in definitiva, alcuni degli elementi a nostra disposizione per tracciare un primo bilancio della faccenda. Potremmo dire un bilancio in rosso, come rossa è pure la situazione patrimoniale del consorzio, il cui debito, che sembra sfiorare i dieci milioni di euro, per nulla ha scoraggiato il Consiglio di Amministrazione dell'ente, viste le nuove 120 assunzioni, il cui costo (pare circa un milione e duecentomila euro l'anno) finirà per gravare sulle tasche dei cittadini.
Grave. Gravissimo. Ed è solo l'ennesimo scandalo made in Italy: un misto di cattiva amministrazione, i cui attori principali sembrano non esserne coinvolti anche emotivamente, e di clientelismo mal celato, dato che nomi e cognomi degli assunti sarebbero venuti a galla, prima o poi, fugando definitivamente ogni ragionevole dubbio.
Qualcuno ha già battezzato il caso “Parentopoli”, a ragion veduta si direbbe, perché ci sono proprio tutti nell'elenco dei nuovi assunti: figli e fratelli di assessori, parenti di consiglieri comunali, sindaci e politici sconfitti alle ultime elezioni amministrative; immancabili, ovviamente, i soliti noti amici degli amici.
I nomi, pubblicati sul sito di “La Repubblica” e divenuti oggetto di sdegno e di pettegolezzo, come non si verificava dai tempi delle municipalizzate di Cammarata & Co., si tradurranno in voti tra qualche mese, quando i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere i propri rappresentanti alle provinciali. Uno scambio vantaggioso, dunque, per quasi tutti i partiti di “casa nostra”.
Ma non è solo il vincolo di parentela a guadagnare il gradino più alto dello scandalo. Dentro ci sono pure operatori ecologici dal curriculum non proprio eccezionale e autisti di comprovata esperienza, ancora con il foglio rosa; anche a Villabate.
Sono stati assunti tutti con un contratto di sei mesi, la cui proroga sembra non essere stata messa in discussione da alcuno, tranne che dalla Temporary stessa, che sui contratti guadagnerà per l'appunto il 2%, e che si farà anche carico di pagare loro lo stipendio per i primi sei mesi.
Inutile rimediare al danno in conferenza stampa. Vi hanno partecipato, ma senza dir nulla, lo scorso 8 gennaio, il Presidente del COINRES, nonché assessore provinciale, Raffaele Loddo (F.I.), il Direttore Generale Riccardo Incagnone (ex Sindaco di Bolognetta eletto nelle file di Rifondazione comunista e assunto dal COINRES prima della scadenza del suo mandato) e lo stesso Presidente della Provincia, Francesco Musotto. Assente la Temporary.
La procura di Palermo ha intanto aperto un fascicolo sul caso dopo i numerosi esposti giunti alla magistratura da alcuni cittadini di Bolognetta che vogliono vederci chiaro, nonché dello stesso on. Apprendi.
Non c'è ancora un'ipotesi di reato, ma pare che la questione giungerà anche all'esame della Commissione Antimafia, dopo le dichiarazioni di Beppe Lumia, su presunti interessi mafiosi dietro le selezioni, e le critiche durissime del segretario siciliano di Rifondazione Comunista, Giusto Catania, respinte a furor di popolo, ma solo di quello delle libertà, dallo stesso Musotto.
Nel frattempo gli amministratori dei 22 Comuni consorziati (tra i quali anche Villabate), con un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale del COINRES difendono la propria posizione. Si dichiarano stupiti, amareggiati e frustati per le accuse di cui sono stati fatti oggetto negli ultimi mesi e attaccano i mezzi di informazione per l'acredine utilizzata nelle espressioni e la strumentalizzazione dell'intera vicenda.
Come se lo sciopero, il debito e la parentopoli fossero una montatura mediatica e non l'ennesima questione di ordinaria amministrazione X italiana.
E mentre in quasi tutti i comuni della provincia si convocano consigli straordinari, per saperne di più, ma anche per presentare mozioni di sfiducia e chiedere le dimissioni dell'intero CdA, quello di Villabate sembra non essere affatto scosso dall'accaduto; eccezion fatta per un'interrogazione depositata qualche mese fa, a firma di Valenza, Garbo e Retaggio, la cui risposta, poco esauriente, non prometteva alcun spiraglio di luce.
Eppure le dimissioni dell'assessore Lo Maglio, potevano rappresentare certo una occasione, lo spunto per una riflessione approfondita sull'argomento. Ma non è successo nulla. Le motivazioni addotte a quelle dimissioni, per quanto lineari potessero apparire, col senno di oggi, hanno imboccato qualche curva. E attraverso una scorciatoia degna dei migliori navigatori satellitari, hanno riportato il Lo Maglio a casa sua, sano e salvo.
Più svegli di noi ad Altavilla Milicia, dove quattro consiglieri di opposizione hanno presentato una mozione in cui viene chiesta addirittura l´uscita del Comune dal consorzio, e a Bagheria, dove l'UDC, che ricordiamo essere nella minoranza, ha persino affisso dei manifesti per le vie del paese, tuonando un “Vergogna” contro l'amministrazione del Sindaco Sciortino, che in seguito allo scandalo, ha lasciato la Vicepresidenza del COINRES. Non senza polemiche.
Dei 120 assunti non sapeva nulla, ha dichiarato agli organi di stampa. E noi vogliamo credergli dato che, fisicamente parlando, un aereo lo aveva condotto addirittura negli Stati Uniti, il mese di dicembre.
Ma qui viene il più bello. Non ne sapeva nulla persino il Presidente Loddo. Povero Incagnone! Lui non può dire diversamente, dato che sui contratti c'è la sua firma. Ha detto, invece, tanto, e lo ha fatto con poche parole, Orazio Giordano, responsabile della Temporary: “Le pressioni da parte di politici ci sono state, ma non hanno avuto alcun seguito: non siamo disposti a perdere la credibilità e la faccia”. Una bella faccia tosta. La storia si ripete? Nel nostro caso, continua.

GLI ASSUNTI A VILLABATE
Sono dodici i cittadini di Villabate assunti al COINRES. Operatori ecologici, autisti e sorveglianti le qualifiche a questi attribuiti. Ovviamente non li vedremo mai spazzare le nostre strade. Forse quelle di Misilmeri e di Ficarazzi. Svolgeranno così il loro servizio lontano dagli occhi indiscreti dei villabatesi, maliziosi, e pronti ad attribuir loro questa o quella parentela. Non ci è dato sapere se, come e quando hanno svolto il colloquio di selezione, né i requisiti da questi posseduti. In paese, però, corre voce che gli stessi abbiano già manifestato una certa indolenza sul posto di lavoro; che siano, cioè, poco inclini all'assolvimento dei propri compiti. Si vocifera di autisti che rischierebbero la vita, se si mettessero davvero al volante, lungo la via che porta a Bellolampo (della serie, “Figghiuozzu si vo travagghiari va pigghiati ri cursa a patenti!”). E pare che i più giovani non si sentano molto a proprio agio con quelle scope in mano (evviva l'umiltà). Voci di cortile? Vuci ri populu! E noi che non abbiamo avuto modo di verificare nel dettaglio, ci limitiamo a raccogliere tali elementi con le pinzette. Intanto, eccovi nomi e cognomi di Lor Signori: Derelitto Piero, Di Salvo Giovanni, Firriolo Ivan, Fontana Agostino, La Rosa Francesco, Morici Santo, Ogliastro Serafino, Pitarresi Domenico, Pitarresi Francesco, Romano Giulio, Saimeri Emanuele, Sciacca Ivan.

UN CAPOGRUPPO DI TROPPO


FRATTURA POLITICA ALL'INTERNO DI FORZA ITALIA. TERRANOVA: "È TUTTA COLPA DEL SINDACO". MA LA MAGGIORANZA NON È A RISCHIO


di Francesco Minnella

Una folla così non si vedeva dal primo consiglio comunale. Quella mattina chi non aveva acquistato il Giornale di Sicilia non avrebbe mai immaginato ciò che sarebbe accaduto. Io ero tra questi.
Una seduta del consiglio comunale ordinaria, come ce n'erano state parecchie fino ad allora. Prende la parola il Capogruppo di Forza Italia, Nino Terranova; comincia a borbottare parole prive di senso, ma che di lì a poco avrebbero lasciato l'aula tra l'incredulità dei consiglieri di opposizione e l'imbarazzo di tutti quelli della maggioranza.
Parole durissime, ma anche coraggiose, considerata la sua posizione, quelle di Terranova. L'intervento confuso, e interrotto più volte dallo stesso Presidente del Consiglio, Corsale, era un'aggressione rivolta al Sindaco e al suo vice, Scrivano. Gli stessi, accusati di essere responsabili di un complotto politico ai danni di Terranova, se ne stavano in silenzio ad ascoltare.
Oggetto della discussione, in sintesi, una lettera a firma del gruppo di Forza Italia, con la quale si denunciava l'operato distorto dell'assessore al bilancio Giuseppe Scrivano. Pare che quest'ultimo, una volta vinte le elezioni e acchiappata la sua delega, avesse cominciato ad operare a titolo personale, ignorando sistematicamente le direttive impartite dal suo rispettivo gruppo. Lettera protocollata, alla quale il Sindaco, invitato anche a fare tre passi indietro, non aveva dato seguito.
L'intervento prosegue con un ammonimento rivolto all'assessore Centorbi e al Presidente Corsale, i quali, sempre secondo Terranova, avrebbero fatto il bello e il cattivo tempo, prima appoggiando il contenuto di quella lettera, e poi rifiutandosi di firmarla. Sembrava di stare ad un congresso di partito, piuttosto che ad un consiglio comunale.
Giusto per fare un po' di chiarezza, a rischio c'era il ruolo di capogruppo di F.I. Da quella sera non sarebbe stato più Terranova a ricoprire l'incarico, ma il suo compagno di partito, Esposito. La decisione era stata maturata dai restanti membri del gruppo all'insaputa del diretto interessato.
Terranova non ci sta. Conferma di essere l’unico capo gruppo riconosciuto dagli organi provinciali del partito. E non ci sta nemmeno il consigliere Di Peri, anche lui di F.I., che ci tiene a sottolineare come questa scelta fosse stata un atto poco trasparente. Polemiche che hanno trovato spazio, nei giorni seguenti, anche su un giornale locale, con due lettere a firma di Terranova, capogruppo.
Morale della favola: a Villabate non si capisce ancora chi sia il capogruppo di F.I.. Pare che ce ne sia uno di troppo. Non ci risulta comunque che la maggioranza sia a rischio: nonostante le accuse e i veleni, i due consiglieri, Terranova e Di Peri, ne appoggiano comunque le scelte, risultando per certi versi ambigui.
In effetti, non vi è da stupirsi se in consiglio comunale l'opposizione continua a rivolgersi direttamente alla giunta senza neppure considerare la presenza degli altri consiglieri di maggioranza. Alcuni di essi non hanno mai avuto voce in capitolo.

IL RACCONTO DELLE PIETRE


CAVITÀ NATURALI, CUNICULI SOTTERRANEI, PALAZZI STORICI. VILLABATE RIPERCORRE UN SECOLO DELLA SUA STORIA: UN PATRIMONIO ANCORA TUTTO DA SCOPRIRE E DA SALVARE

di Emanuele Minnella

Benvenuti a Villabate! Recita proprio così il cartellone posto all’ingresso del nostro Comune.
Un territorio davvero piccolo, ma non incapace di accogliere, oggi, quasi il doppio degli abitanti di soli quindici anni fa.
Merito, questo, dei nostri architetti e dei costruttori locali che, in tema di accoglienza, hanno saputo fare “meglio” della classe politica del paese, recuperando in altezza quello che sul piano era già stato esaurito da un incontrollato abusivismo edilizio.
Lo stesso che, dagli anni '70 in poi, ha trovato a casa nostra soluzioni per innovarsi e legalizzarsi.
“La Conca D’oro”, cioè, quella enorme distesa di agrumeti ed aranceti che era un tempo Villabate, nell’immaginario collettivo odierno è solo una leggenda che continua a tramandarsi da padre in figlio, un’immagine di bellezza, un miscuglio di odori e sapori che noi giovani non riusciremo mai a riconoscere.
Eppure anche il nostro paese ha una sua storia. Solo che è stata cancellata da quantità incalcolabili di ferro e di cemento.
Per ricostruirla, ci affideremo, dunque, curiosi e pazienti, al racconto delle pietre, uniche sopravvissute all'inciviltà della razza umana.
Villa Marinuzzi ne conserva ancora intatte qualcuna. Sono le colonnine in tufo che si affacciano lungo il vicoletto che collega il corso Vittorio Emanuele alla via Terranova. Tutto il resto è come se non fosse mai esistito. Demolito. Riconvertito. Assente persino sul portale web del Comune di Villabate.
Palazzo Migliaccio-Termini è, invece, ancora al suo posto. L'enorme portone ligneo all'ingresso di corso Vittorio Emanuele, custodisce al suo interno degli affreschi sbiaditi, ma ancora carichi di significato. Un significato che i suoi proprietari faticano a comprendere: l'umidità, tra qualche anno, ne porterà via, a poco a poco, qualche altro pezzo e nessuno se ne accorgerà.
Poi c'è la Villabate sotterranea, sconosciuta alle giovani generazioni; quella dei cuniculi, delle catacombe, delle stanze dello scirocco, laddove non sono le pietre, ma il mistero che le avvolge, il loro valore.
Un valore ancora tutto da scoprire; da salvare se pretendiamo uno sviluppo del territorio alternativo a quello che i nostri padri hanno messo in pratica.
Oggi siamo orfani di un passato che ci sorprende vecchi di 150 anni. Tanti quanti ne compirà il nostro Comune nel 2008. 150 anni da ricostruire, senza non poca fatica. Fatica che al momento lascia spazio anche ai festeggiamenti per l'occasione.
La Biblioteca Comunale, simbolo di una cultura che cerca di riscattarsi, è stata scelta come luogo ideale, all'interno del quale si svolgeranno le manifestazioni in programma.
Di tutto questo, ma non solo, abbiamo parlato con l'assessore Marsala nell'intervista che segue.

1. Assessore, per cominciare, la sua opinione in merito allo stato dei Beni Culturali a Villabate. C'è un'emergenza o una priorità di cui si sta già facendo carico o che intende risolvere nel più breve tempo possibile?

Purtroppo "nel più breve tempo possibile" non si risolve niente. Dopo anni di abbandono ed in certi casi di saccheggio, trovandomi a dover gestire una delega che non è mai esistita in nessuna amministrazione precedente, oggi devo solo constatare di trovarmi all'anno zero. I beni culturali a Villabate sono pochi, tutti in mano a privati e tutti (eccezion fatta per il palchetto della musica) cadenti!

2. Tornare indietro nel tempo si può? Si deve? In che modo il suo assessorato si è attivato o si attiverà per reperire fondi e/o programmare degli interventi?

Il Comune non può disporre di fondi propri per acquistare e recuperare tutto, quindi sarà necessario accedere a finanziamenti regionali. Poichè non si è mai posto il problema del recupero dei beni culturali non si sono trovati progetti pronti eccezion fatta per Villa Vitale (il cui iter per accedere ai fondi è incappato tre mesi fa in un incidente di percorso che ha vanificato tutto) ed il Cinema delle Palme che in base all'ultimo PRG è dichiarato di pubblica utilità, per il resto si sta iniziando da zero.

3. I 150 anni del Comune. Lei ha annunciato un calendario ricco di manifestazioni pubbliche da svolgersi nell'arco del 2008. Può offirci qualche anticipazione?

Ci sono tante idee, l'unico limite potrebbero essere le risorse del Comune per cui quest'anno, in base alla finanziaria 2008, è prevista una contrazione delle entrate erariali. I convegni affronteranno diversi temi che hanno interessato 150 anni della storia del paese, ma ancora una scaletta completa non è definita. Stiamo programmando una serie di concerti per completare la stagione concertistica già avviata a Dicembre. Stiamo lavorando per preparare concorsi nel campo della poesia (Premio Salmeri), del canto lirico e della foto-cinematografia. Per il momento è un cantiere aperto!

4. Il Teatro delle Palme. I cittadini villabatesi confidano molto nella sua riapertura. Crede la cosa possibile? Quanto tempo pensa che ci vorrà per risolvere la questione legale rigurdante la proprietà dell'immobile? Il Comune di Villabate intende acquistarlo o cosa?


Sul Cinema delle Palme non c'è un contenzioso (sul Palchetto della Musica semmai!); si deve valutare una cifra che possa soddisfare i proprietari: da premettere che la dichiarazione di pubblica utilità del PRG è l'anticamera dell'esproprio, quindi sulla base di questo si dovrà tornare ad aprire una trattativa.

5. La modifica degli orari di apertura della Biblioteca Comunale; l'acquisto di circa 300 sedie da collocare al suo interno. E i libri? In che modo è possibile potenziare i servizi della struttura e il numero degli utenti? E' in grado di fornirci un'immagine "statistica" di ciò che attualmente si svolge all'interno di un bene che tanti Comuni ci invidiano?

Le sedie a norma sono necessarie al Comune per le pubbliche manifestazioni all'aperto e prescindono dal potenziamento della Biblioteca. Adesso gli orari di apertura sono estesi anche al mercoledì pomeriggio. In questi giorni si stanno trasferendo gli uffici della P.I. nei locali del vecchio municipio ed in questo modo verrà ridata una sua dignità alla Biblioteca che era stata trasformata in un ufficio disbrigo pratiche. Da alcuni mesi esiste un Consiglio di Biblioteca (che nonostante previsto nel regolamento datato 2003 non era mai stato nominato). In proposito vorrei segnalare la presenza di eminenti personalità facenti parte di questo Consiglio: l'ex presidente del maxi processo, giudice Alfonso Giordano, il critico letterario Professor Vincenzo Di Marco ed il nostro stimatissimo concittadino Professor Vincenzo Barba. Un organo direttivo di elevata qualità, l'obiettivo di aumentare le ore di apertura pomeridiana assieme al personale di servizio nella struttura, sono un passo fondamentale per ideare, organizzare e coordinare ogni futura iniziativa culturale in questo Comune

6. Le manifestazioni natalizie. I presepi hanno permesso ai cittadini di riscoprire la Villabate sotterranea. Ci sono delle idee in corso per valorizzare questi spazi anche in altri periodi dell'anno?

La Villabate sotterranea è sempre stato un argomento avvolto da un alone di mistero. La mia intenzione è quella di fare una mappatura di tutte le cavità naturali ed artificiali del paese, capirne gli usi passati e, ove possibile, pensare a possibili fini didattici o semplicemente turistici di questi percorsi sotterranei (si è anche pensato assieme ad alcuni componenti del CAI di formare del personale locale che faccia da guida nelle visite). Per concludere: le idee sono tante e ci sarà da lavorare parecchio. Sapevo di essermi messo in una "bella avventura". Fatemi gli auguri.

Un calendario per festeggiare i 150 anni del Comune

12 scatti, quasi tutti a firma di Prestigiacomo, storico fotografo villabatese, che riportano alla memoria dei primi anni '20 e ci accompagnano fino agli anni '80.
Situazioni di vita quotidianna, antichi mestieri; sullo sfondo una Villabate irriconoscibile, dal sapore antico, libera dalle auto e dai palazzoni di oggi; la Villabate del dopoguerra e del boom economico; una Villabate ricca di identità, di tradizione.
“Il messaggio che abbiamo voluto dare con il calendario -dichiara l'assessore ai Beni Culturali- è che la storia l'hanno fatta gli uomini”.
Il calendario è in distribuzione gratuita presso i locali della Biblioteca Comunale Edoardo Salmeri. Ciascun cittadino interessato può richiederne una copia, che, nella prima ristampa, ha già registrato il tutto esaurito.

SE ALLA MORTE SI CHIEDE LA VITA


I MONUMENTI AI CADUTI DI GUERRA: IERI SOLIDI STRUMENTI DI PROPAGANDA, OGGI CANTO DEL CIGNO PER LA POLITICA

di Lorenzo Aquilino

Villabate, Piazza della Regione. Lungo due marmi incastonati in quel muro del Palchetto della Musica che dà sul Corso, scorrono i nomi delle vittime villabatesi della Grande Guerra. Non è una novità, né di Villabate, né dei tempi moderni, la commemorazione a fini di propaganda.
Il conflitto del ’15-’18 ha inghiottito ufficiali, sottoufficiali, civili. E il più delle volte soldati semplici, carni da macello, poi utili come eroi. Per una libertà (termine usato in gran pompa sulle lapidi) che non si capisce dove trovi sostegno. L’Italia non era stata invasa dall’Austria e, in prima istanza, aveva optato per una più felice neutralità.
Tralasciando le obiezioni di merito e il moderno e diffuso disgusto per la retorica patriottarda, resta da parlare dell’artefice di simile linguaggio. E’ la politica, in passato abile nel pizzicare le corde del sentimento patriottico, come fosse chitarra docile all’arpeggio. E la melodia sgorgata, pur insufficiente a lenire i lutti, bastava a corteggiare il comune senso popolare, avvezzo alla retorica, alla guerra.
E la mano che modella le lapidi della Piazza appartiene alla politica del secondo dopoguerra. La politica dei partiti di massa, delle passioni, dei comizi grondanti di gente, di slogan. La politica della partecipazione, delle sezioni, delle ideologie. Tutto vero, ma guai a ricordarlo come il Paese dei Balocchi! Non lo era, eppure oggi, come uno spettro, agita il sonno dei politici dei giorni nostri, figli cadetti di quel mondo che non c’è più.
E l’orizzonte politico odierno, per non arrendersi al tramonto, cerca un suo spiraglio di luce…proprio nella morte. E di materiale non ne manca. Fiumi di cadaveri, provenienti dall’Iraq e dall’Afghanistan, hanno invaso, con la loro piena fatta di nomi comuni, strade e piazze di tutta Italia. Quasi non esistono più paesi o città che non abbiano dedicato uno straccio di asfalto ai caduti di Nassiriya. Se eroi o, più modestamente, vittime, l’hanno deciso le dispute ideologiche, più che il buon senso o la pietà. E la Villabate che non vuol essere eccezione, si accoda alla regola con l’intenzione di destinare, pare, la piazzetta antistante il Comune alla memoria degli “eroi di Nassiriya”. Così si legge sul sito ufficiale del Comune di Villabate, sezione “Comunicati stampa” del novembre 2007.
E nell’attesa del solenne evento, l’Amministrazione ha rifatto il trucco a Piazza Umberto I˚. Di fronte ad un chioschetto giallo paglierino, nuovo ma dalla fin qui dubbia utilità, si leva alto un blocco di marmo, candido ma con venature di grigio. Non vi sono nomi scolpiti, si è fatto di peggio. “Intrepidi accorremmo al richiamo della Patria con un solo credo: più della vita, la libertà”. Ecco le parole in memoria dei caduti villabatesi dei due grandi conflitti del ‘900. Da poco inaugurato, il monumento può già esibire una tipica parolaccia siciliana, tracciata col pennarello da mano ignota. Quasi un cappello sulla testa di un corpo nato storto.
E il corpo della politica, che pure vorrebbe nutrirsi, per sopravvivere a se stessa, dei residui rigurgiti patriottici della gente, rimane vittima dell’indifferenza. Piange del ridicolo scolpito con parole che poco incantano e molto indignano. A cominciare dagli stessi morti. Difficile immaginarli (pur con le dovute eccezioni) scalpitanti di amor di patria sopra il treno per il fronte. Oggi sono privati della normale tragica nudità della loro morte. Quella sì, meritevole di una lapide.
Forse avrebbero gradito essere ricordati come vittime della criminale follia umana. E la politica umana, pur senza follia, ora li reinventa eroi.
Proprio come i morti di Nassiriya. Villabate attende, trepidante, di sapere come saranno ricordati. Anche se possiede già i suoi bravi sospetti…

Le inchieste di QUATTRO QUARTI Magazine

  • Per suggerimenti e info: quattroquarti@freemail.it

Inchiesta n.1 Luglio 2007 "SE DICO MAFIA...DICI..."

  • Indagine condotta su un campione anonimo di 88 studenti frequentanti le terze classi della Scuola media statale "Pietro Palumbo" di Villabate. Margine approssimativo di errore 0,1%-0,5%. Elaborazione dati a cura del KLTV 4/4. Anno 2006
  • 00. Con chi parli maggiormente di mafia? -CON LA FAMIGLIA 18,2% -CON GLI AMICI 19,2% -CON GLI INSEGNANTI 57,7% -CON NESSUNO 4,8%
  • 01. In tema di lotta alla mafia, la tua scuola... -HA FATTO ABBASTANZA 40,4% -POTEVA FARE DI PIU' 40,2% -HA FATTO POCO O NULLA 19,4%
  • 02. Se a scuola venisse introdotta una nuova materia "Storia della mafia" tu saresti... -SFAVOREVOLE 3,4% -FAVOREVOLE/INTERESSATO 83,9% -POCO INTERESSATO 12,6%
  • 03. Pensi di essere informato sulla mafia... -MOLTO 5,7% -ABBASTANZA 66,6% -POCO 26,4% -PER NULLA 1,3%
  • 04. Sei a conoscenza del fatto che il tuo comune é stato sciolto due volte per presunte infiltrazioni mafiose? -SI 68,9% -NO 31,1%
  • 05. Come giudichi il fatto? -GRAVE 70% -POCO GRAVE 11,4% -PER NULLA GRAVE 10,4% -ALTRO 8,2%
  • 06. Quali espressioni useresti per definire un mafioso? -UN DELINQUENTE 31,3% -UN IGNORANTE 20,3% -UNO MOLTO RICCO 16,2% -UN POTENTE 12,6% -UNO CHE DA' LAVORO 3,6% -UN POLITICO 2,4% -ALTRO 13,6%
  • 07. Secondo te quali sono le principali cause per cui un individuo diventa mafioso? -AVERE UNA FAMIGLIA MAFIOSA 30,6% -CARATTERISTICHE PROPRIE DELL'INDIVIDUO 21,8% -IGNORANZA 20,2% -POVERTA' 13,6% -DISOCCUPAZIONE 11,4% -SOLITUDINE 2,1% -ALTRO 0,3%
  • 08. Se tuo padre fosse mafioso cosa faresti? -DA GRANDE FAREI ANCHE IO IL MAFIOSO 3,4% -NON FAREI NULLA 30,4% -ME NE ANDREI DI CASA APPENA POSSIBILE 60,6% -LO DENUNCEREI 5,6%
  • 09. Come giudichi l'operato degli amministratori pubblici riguardo la lotta alla mafia? -MOLTO NEGATIVO 17,8% -NEGATIVO 23,8% -POCO POSITIVO 32,1% POSITIVO 26,1%
  • 10. Come giudichi la figura del collaboratore di giustizia rispetto a quel mafioso che decide di scontare la sua pena nel silenzio? -MEGLIO 32,1% -PEGGIO 34,4% -ALLO STESSO MODO 27,5% -ALTRO 6%
  • 11. Se un mafioso ti offrisse un lavoro, tu accetteresti? -SI 10,4% -NO 89,6%
  • 12. Se fossi commerciante pagheresti il pizzo? -SI 39% -NO 61%
  • 13. Il sud Italia é ancora oggi meno ricco e sviluppato del nord. Di chi é la colpa? -DELLO STATO 39,4% -DELLA MAFIA 35,7% -DELLA SOCIETA' 21,1% -ALTRO 3,6%
  • 14. Secondo te la mafia si può sconfiggere? -SI 49,4% -NO 50,6%

Inchiesta n. 2 Dicembre 2007 "GIOVANI E SESSO"

  • Inchiesta condotta su un campione anonimo di 96 studenti di scuole medie superiori della provincia di Palermo.
  • 01. Qual è la tua attuale situazione relazionale? -RELAZIONE STABILE 38,5% -RAPPORTI OCCASIONALI 29,1% -NON HO RAPPORTI 32,2%
  • 02. Il tuo primo rapporto sessuale... -PRIMA DEI 13 ANNI 2,8% -TRA I 13 E I 16 ANNI 38,5% -TRA I 17 E I 20 ANNI 22,9% -NON HO MAI AVUTO RAPPORTI 36,4%
  • 03. Sei favorevole all'uso del preservativo? -SI 89,5% -NO 7,2%
  • 04. Durante un rapporto sessuale usi il preservativo? -SI 35,4% -NO 6,2% -SOLO QUALCHE VOLTA 22,9% -NON HO RAPPORTI 35,4%
  • 05. L'Aids si trasmette attraverso... -SANGUE INFETTO 80,2% -SALIVA 1,4% -RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO 87,5% -TOSSICODIPENDENZA 9,3%
  • 06. Che cosa è per te un rapporto sessuale non protetto? -UN RAPPORTO SENZA PRESERVATIVO 91,6% -UN RAPPORTO OMOSESSUALE 1,4% -UN RAPPORTO SESSUALE CON UNO SCONOSCIUTO 7,2%
  • 07. Conosci malattie sessualmente trasmissibili? -SI 73,9% -NO 25%
  • 08. Se si, quali di queste malattie sono sessualmente trasmissibili? -SIFILIDE 52,8% -CISTITE 3,1% -GONORREA 18,7% HERPES GENITALE 44,7% -PUBALGIA 17,7%
  • 09. Sei favorevole all'insegnameto dell'educazione sessuale nelle scuole? -SI 97,9% -NO 1,4%
  • 10. Hai mai studiato educazione sessuale a scuola? -SI 67,7% -NO 32,2%
  • 11. Se hai un problema legato alla tua sfera sessuale a chi ti rivolgi? -A NESSUNO 19,7% -ALLA FAMIGLIA 19,7% -AGLI AMICI 46,8% -AD UN CONSULTORIO 16,6%
  • 12. Che cosa è un consultorio familiare? -AMBULATORIO PER ABORTIRE 2% -CENTRO DI CONSULENZA PSICOLOGICA, SESSUALE, MEDICA, SOCIALE 93% -AMBULATORIO DI DISTRIBUZIONE PRESERVATIVI 2%

Inchiesta n. 3 Febbraio 2008 "UN VOTO ALLA POLITICA"

  • Inchiesta condotta su un campione rappresentativo della cittadinanza elettorale attiva, di età compresa fra i 18 e i 70 anni, di entrambi i sessi
  • 01. Si interessa di politica? -SI 43,7% -NO 46,2% HO SMESSO 10%
  • 02. Andrà a votare? -SI 78,5% -NO 15% -DIPENDE DA CHE COSA MI VERRÀ PROMESSO 3,7%
  • 03. Che cosa pensa della caduta del governo? -NE SONO LIETO 5% -MI È DISPIACIUTO 31,2% -ERA PREVEDIBILE 63,7%
  • 04. Di chi pensa sia la colpa? -DEGLI INTERESSI PERSONALISTICI DEI SINGOLI POLITICI 65% -DEL BIPOLARISMO 1,2% -DELL'ATTUALE LEGGE ELETTORALE 22,5% -DELLA MANCANZA DI SOGLIA DI SBARRAMENTO 11,2%
  • 05. Qual è il suo parere sull'attuale classe politica nazionale? -ABBIAMO OTTIMI ESPONENTI POLITICI, BASTA SAPER SCEGLIERE IL PARTITO GIUSTO 5% -LA CLASSE POLITICA È TROPPO DISTANTE DALLE REALI CONDIZIONI DI VITA DELLA GENTE 42,5% -LA SETE DI POTERE È PIÙ FORTE DELLA VOGLIA DI MIGLIORARE IL PAESE 52,5%
  • 06. E che cosa pensa dell'attuale classe politica siciliana? -È MEGLIO DI QUANTO I MEDIA VOGLIANO FAR CREDERE 1,25% -GESTISCE IL POTERE IN MODO PERSONALISTICO E CLIENTELARE 76,2% -OGNUNO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA 22,5%
  • 07. Per migliorare l'attuale situazione politica... -BASTA VOTARE I PARTITI CHE FINORA SONO STATI ALL'OPPOSIZIONE 0% -È NECESSARIO MANDARE A CASA LA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE 38,7% -È NECESSARIO SCEGLIERE CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA I PROPRI RAPPRESENTANTI 58,7% -NON SO 2,5%
  • 08. Per quanto riguarda la politica comunale... -L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE HA DIMOSTRATO DI SAPER BENE OPERARE 1,2% -NON SI PUÒ TRACCIARE UN GIUDIZIO UNIVOCO: ALCUNI STANNO OPERANDO BENE, ALTRI LASCIANO PIUTTOSTO A DESIDERARE 47,5%
  • 09. Crede esista ancora una differenza tra destra e sinistra? -CERTO, ED È PIÙ SOSTANZIALE DI QUANTO SI VOGLIA FAR CREDERE 7,5% -AFFATTO. A PRESCINDERE DAL PARTITO CIÒ CHE PIÙ INTERESSA AI POLITICI SONO IL POTERE E IL DENARO 53,7% -LO SPERO 38,7%