venerdì 14 dicembre 2007

MUNNIZZA CONNECTION


UN DEBITO DA 9 MILIONI DI EURO
UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE BLINDATO E POCO TRASPARENTE
LA PROTESTA DEGLI OPERAI E LO SPETTRO DELLE ULTIME ASSUNZIONI
SCOPRIAMO IL COINRES, TRA CATTIVA GESTIONE E PROSPETTIVE FUTURE


di Emanuele Minnella

Continua l'emergenza rifiuti nel nostro Comune.
Eppure con l'istituzione degli ATO (ambito territoriale ottimale), questa sarebbe dovuta diventare un vecchio ricordo. Che cosa sono gli ATO? Provate a chiederlo all'organo competente; fissate un appuntamento. Quel numero di telefono è sempre occupato. Intanto noi proviamo a tracciarne un po' di storia.
Istituiti con decreto regionale nel 2002, trattasi di Enti sovra comunali che si occupano di servizi pubblici. Il loro scopo è quello di razionalizzare, migliorarne la gestione senza aggravio per le tasche dei cittadini. O almeno dovrebbe.
In poco più di 5 anni, gli ATO sono riusciti a creare solo un deficit nel bilancio della nostra regione. 400 milioni di euro, questa è la cifra individuata da chi è riuscito a fare i conti; tutti debiti che in un modo o nell'altro graveranno sulle economie dei siciliani, soprattutto in vista del passaggio definitivo dal regime della tassa a quello della tariffa, previsto in materia di rifiuti solidi urbani, per il 2008.
Da qualunque parte si inquadra, dunque, la vicenda, il fallimento di questa forma di gestione resta inesorabilmente focalizzato al centro del nostro obiettivo. Nel frattempo, la spazzatura cresce. La protesta cresce. Il debito cresce. E cresce anche il numero dei nuovi assunti nel settore.
Villabate appartiene all'ATO Palermo 4 comprendente 22 Comuni della provincia, denominato anche COINRES. In poche parole, il COINRES (consorzio intercomunale rifiuti, energia e servizi) è l'organo che, dal 2006, si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti nel nostro Comune.
Al suo interno ciascun consorziato partecipa con una quota finanziaria, in relazione al numero dei suoi abitanti. Oggi, dei 22 Comuni aderenti, Bagheria, Misilmeri e Villabate risultano essere anche i più popolosi; il primo dei tre detiene anche la quota di partecipazione più grande (circa il 29,9%); la Provincia contribuisce, inoltre, con il 10%.
Con l'introduzione del COINRES il sistema di raccolta dei rifiuti ha subito profonde modifiche. Prima il singolo Comune, con la riscossione della TARSU (la tassa sui rifiuti), provvedeva direttamente alla spese del servizio di igiene pubblica (compreso il pagamento del personale); oggi, invece, ogni Comune trasferisce periodicamente delle somme al COINRES, che a sua volta le utilizza per effettuare le proprie spese.
Inutile commentare come questo passaggio delle competenze sia stato gestito in maniera confusa e distorta, fin dall'inizio, perché lo stesso passaggio si è reso, per legge, obbligatorio. E In effetti il nostro Comune, anche se volesse, non avrebbe alcuna possibilità di riacquisire il servizio, sottraendosi agli ATO, o disponendo per il proprio territorio una eventuale diversa gestione.
Intanto, il mese scorso, per la terza volta dall'inizio dell'anno, i dipendenti del COINRES hanno incrociato le braccia a causa del ritardo nel pagamento degli stipendi. E la storia si ripete.
Cassonetti strapieni (in alcuni casi dati anche alle fiamme), rifiuti di ogni genere lasciati nei posti più disparati del paese; pure laddove mancano i contenitori.
Per tutte queste motivazioni (ma non solo) gli ATO continuano a restare al centro del dibattito politico siciliano infuocando gli animi, tanto a destra quanto a sinistra. Un fallimento per certi versi già annunciato, al quale anche la Regione sta cercando di porre un rimedio. Per il momento solo sulla carta.
La legge finanziaria regionale del 2007, all'art. 45, prevede, infatti, una drastica riduzione degli stessi, portandoli da 27 a 9. Tuttavia la norma resta, ancora, ampiamente disattesa dalla stessa Giunta Cuffaro, dato che non è mai arrivato alcun decreto attuativo.
Sul punto, il Sindaco Di Chiara, rispondendo alle nostre domande, si dice favorevole alla riduzione del numero degli ATO, seppur convinto che un simile provvedimento intaccherebbe gli interessi di buona parte della classe politica. La nostra sensazione è che, pure lui, li consideri terreno di interessi partitici. “A priori non sono contrario agli ATO” -afferma Di Chiara- “gli stessi sono nati per agevolare il lavoro dei Comuni e per migliorare il servizio da offrire ai cittadini”.
“Per quel che mi riguarda” -prosegue il Sindaco- “il Comune di Villabate ha sempre fatto il suo dovere ed è uno dei pochi, se non l'unico, ad aver pagato tutte le spettanze al COINRES e a non avere, dunque, alcun debito nei confronti del Consorzio”.
In effetti la situazione è molto più articolata per gli altri Comuni, nella maggioranza dei casi, indebitati o al limite del collasso finanziario. Tra gli insolventi troviamo quello di Bagheria, con circa un milione di euro di debito; quello di Casteldaccia, con 700 mila euro; quello di Marineo, con 500 mila euro circa. Ma neppure gli altri se la cavano con poco.
Sui costi degli ATO, il Presidente del COINRES, nonché Assessore Provinciale, Raffaele Loddo, ha recentemente ammesso il buco da 9 milioni di euro derivato dai ritardi nei trasferimenti delle quote, da parte dei Comuni. Debiti che, nel nostro caso, hanno prodotto i disservizi delle scorso mese. E poco importa se Villabate ha, in merito, un curriculum immacolato.
Anche il Sindaco Di chiara, sollecitato sul punto, non nasconde una certa amarezza.
“Le competenze del nostro Comune sono limitatissime” -ammette- “ad oggi abbiamo solo un seggio all'interno della Conferenza dei Sindaci che, come sappiamo, non ha poteri esecutivi”.
“Comunque, ci sarà, a breve, il rinnovo degli incarichi statutari” -prosegue il Sindaco- “e possiamo già annunciare l'ipotesi di un nuovo Consiglio di Amministrazione all'interno del quale il nostro Comune, in quanto tra i più popolosi, otterrà anche un seggio”.
Sembra essere certo di quel che dice il nostro Primo Cittadino. Ma al momento possiamo solo azzardare ipotesi. Non è, infatti, facile intuire cosa accadrà all'interno dei vari CdA, alla luce della Finanziaria del Governo Prodi, che impone tagli drastici al numero dei Consiglieri negli Enti Pubblici, al fine di contenerne la spesa. Spesa che l'attuale Consiglio di Amministrazione del COINRES, composto per lo più da rappresentati con svariati incarichi all'interno delle amministrazioni comunali e provinciali, sembra non avere più sotto controllo, se continua ad assumere personale, come fosse un vero e proprio ufficio di collocamento.
Recentemente, la ricerca di 45 operatori ecologici, 23 autisti e 8 sorveglianti ha smosso non poche polemiche. Sul punto ci sembra giusto far notare una serie di anomalie. Alcune delle quali riguardano proprio la modalità di assunzione di questi dipendenti. L'avviso di reclutamento, reso pubblico il 31 ottobre scorso, riportava la scadenza 5 novembre; un tempo, questo, davvero ridotto. Inoltre la selezione è stata affidata ad un'agenzia privata, la Temporary; la stessa agenzia che, per motivi di privacy, continua a tenere in gran segreto nomi e cognomi dei candidati selezionati.
Insinuare a questo punto che tali posti di lavoro siano anche frutto di un certo clientelismo politico, non mi sembra un peccato così grave; che siano poi promesse attribuibili alla destra o alla sinistra non ci è dato saperlo. Voci di corridoio ci dicono esserci persino parenti di sindacalisti all'interno di quelle liste. Staremo a vedere. Intanto i tre sindacati più grandi (CGIL, CISL, UIL) ci risulta abbiano concluso un accordo con il COINRES, con un verbale tra l'altro mai giunto al protocollo, e la protesta degli operai è cessata.
Di questo, ma anche di altro, continuerà a parlarsi nei Consigli dei 22 Comuni consorziati.
Nell'attesa di una soluzione, il più possibile vicina alle nostre esigenze, possiamo solo augurarci di non finire, anche noi, in discarica.

L'ASSESSORE LO MAGLIO SI DIMETTE...
Tommaso Lo Maglio, Assessore all'Igiene Ambientale, ha rimesso nelle mani del Sindaco, le deleghe ricevute all'atto dell'insediamento della Giunta. A sostituirlo, c'è ora il consigliere di Alleanza Nazionale Antonino Cilluffo. Intanto, in una nota rilasciata alla stampa, il 21 novembre scorso, i consiglieri di opposizione denunciano la situazione di grave difficoltà in cui si trova l'amministrazione guidata da Di Chiara. “A 5 mesi dall'insediamento non ha risolto i problemi del paese” -si legge nella stessa- “e le dimissioni dell'Assessore ne sarebbero la prova”. Netta la replica di Lo Maglio. “Dispiace che l’opposizione abbia voluto strumentalizzare una decisione lineare e chiara quale la mia” -spiega- “ho rimesso nelle mani del Sindaco le deleghe solo perché non ho più la disponibilità temporale sufficiente ad onorare il servizio”.

QUELLA FATTURA DA UN MILIONE DI EURO...
Sarà questo documento, l'oggetto di un'interrogazione, depositata in Consiglio, a firma di Valenza, Garbo e Retaggio. Si chiedono al Sindaco e all'Assessore al ramo, spiegazioni in ordine alla situazione patrimoniale del COINRES. Per quel che sappiamo, la fattura in questione (di 865 mila euro circa) fa riferimento ad un aumento dei costi a carico del Consorzio, relativi all'anno 2006. Ovvio che la somma sarà ripartita tra i 22 comuni (la quota spettante a Villabate è di 51 mila euro). Il Vicesindaco, Giuseppe Scrivano, annuncia che, nello specifico, si aprirà un contenzioso con il Comune di Palermo (che attraverso l'AMIA, si occupa dello smaltimento dei rifiuti per conto del COINRES). Intanto la somma verrà ammortizzata nei prossimi anni, senza intaccare l'aliquota TARSU a carico dei cittadini. Sarà vero?

ATMOSFERA SINISTRA


MENTRE IN TUTTA ITALIA FERVONO LE ATTIVITÀ DEL NASCENTE PARTITO DEMOCRATICO, IL CENTRO SINISTRA VILLABATESE REGISTRA UN PERIODO DI STAND-BY. PER MEGLIO COMPRENDERNE LE RAGIONI ABBIAMO INCONTRATO I DUE EX LEADER LOCALI.

di Erica Prestigiacomo

Sono trascorsi circa due mesi dalla fondazione del Partito Democratico, nato col proposito di unire Democratici di Sinistra e Margherita. E’ un fatto risaputo che i due partiti, a Villabate, abbiamo un vasto elettorato; ed è facile dunque immaginarsi che buona parte di tali sostenitori confluirà nel PD. Eppure, nonostante lo scorso ottobre anche nel nostro comune si siano svolte le primarie, nessun’ altra attività congiunta sembra aver avuto luogo. La paralisi politica che aleggia sul nostro paese sembra aver colpito il centro sinistra. O c’è dell’altro? Ne abbiamo parlato con Domenico Di Vincenzo e Salvatore Tesauro, ex leader locali rispettivamente della Margherita e dei Ds.
Per entrare nel merito, ci spiegate cosa vi ha spinti ad aderire al Partito Democratico?
Di Vincenzo: Ringrazio la redazione del Magazine per avermi offerto l’opportunità di rispondere, con chiarezza, alle insinuazioni comparse nel numero di novembre di “4 Quarti”, ingiuste poiché, oggi più che mai, Villabate e i suoi abitanti, mi stanno a cuore, e, in particolare, il futuro delle fasce sociali più deboli, i giovani e gli anziani. Non ho, pertanto, cambiato interessi né mai ne ho avuti di “personali”. Credo che l’autore dell’articolo citato abbia svolto una analisi superficiale e inadeguata alla complessa e multiforme realtà del nostro paese. Ignora i percorsi complessi e contraddittori, le difficoltà concrete e le pochezze verificatisi nel corso dell’ultima competizione elettorale. Il risultato colto, quale candidato a sindaco, è stato un lusinghiero e fruttuoso impegno di pochi e leali sostenitori. La mia adesione al Partito Democratico, annunciata già nella lettera di ringraziamento agli elettori, a conclusione della campagna elettorale, non è altro che il naturale sbocco di una vocazione politica. Da segretario mi sono battuto, all’interno del partito e fuori, affinchè prevalesse lo sforzo unitario e la convergenza della Margherita con i Democratici di Sinistra e con le altre forze politiche del centro sinistra (Italia dei Valori e Liste civiche), accettando la sfida, in prima persona, proprio mentre vi erano spinte centrifughe e disgreganti. Ho pertanto aderito al PD, convintamente, anche se ho, nelle sedi opportune, sottolineato come, soprattutto nella realtà di Villabate ma anche nel resto del Paese, occorresse andare oltre il Partito Democratico, guardando con attenzione alle realtà autonomiste ed alle aggregazioni moderate di centro. E ciò per superare l’empasse minoritario e sviluppare una cultura di governo e non di opposizione. Il partito Democratico sin dalle sue prime mosse è chiamato a questo difficile compito: governare, senza illusionismi, restituendo la speranza ai cittadini in un cambiamento possibile.
Tesauro: La spinta principale è quella di lanciare una politica nuova accanto alle forze moderate del territorio nazionale, dove il connubio tra forze progressiste e moderate può avere un grosso riscontro elettorale al fine di potere governare sia il nostro paese che l’intero territorio nazionale.
Nonostante i dati dimostrino che il PD a Villabate potrebbe avere un consistente bacino di sostenitori, non ne esiste ancora una sede politica locale. Perchè?
Di Vincenzo: Questo è stato un serio e irrisolto problema per “la Margherita” di Villabate. Mi auguro che i nuovi organismi dirigenti del PD pongano ciò nell’agenda delle priorità e che si approntino gli strumenti di autofinanziamento per l’apertura di una sede, riferimento non solo per gli iscritti al partito ma anche per i simpatizzanti e per i cittadini.
Tesauro: Questo è pure vero. Infatti siamo in un momento di transizione e di riorganizzazione del nuovo soggetto politico e intendimento di procedere immediatamente ad un’assemblea costituente aperta a tutti i cittadini, dove ognuno potrà esprimere un candidato alla guida del PD di Villabate. In questi giorni si sta procedendo a creare il gruppo unico al Consiglio Comunale con i consiglieri comunali eletti nelle liste del centro sinistra.
Pur partendo dagli stessi presupposti, la politica comunale differisce inevitabilmente da quella esercitata a livello nazionale. Pensate che le due anime del PD possano convivere nel contesto villabatese?
Di Vincenzo: A mio parere non si deve parlare di due anime del PD intendendo la provenienza di taluni dalla Margherita e talatri dai DS. Probabilmente vi sono due anime, nel senso di quota parte di ex Margherita e di ex DS intenzionati a dialogare e altri che mal sopportano il processo che si è innescato. Ciò è vero tanto a livello nazionale che locale. A Villabate le cose – a dire il vero – appaiono anche più complesse poiché l’ambiente politico è fortemente intriso di veleni e di diffidenze che hanno origine nel passato non solo recente ma ciò non fa parte della politica con la P maiuscola bensì dell’opportunismo, del trasformismo e di interessi “particolari”. Sarà necessario isolare e contrastare questi elementi disgreganti, incoraggiando l’emergere di nuovi soggetti, di una nuova classe dirigente, libera da condizionamenti, giovane e prontamente matura, cioè con l’entusiasmo dei giovani e con l’esperienza dei più anziani.
Tesauro: Le due anime nel contesto villabatese devono necessariamente convivere. Bisogna lasciarsi alle spalle ogni sorta di divisione che nel passato le ha viste contrapposte. L’esperienza i8nsegna che l’unione tra queste forze può dare fiducia agli elettori nel poter dare una svolta alternativa ai governi del centro destra che fino ad oggi hanno governato e governano questo paese.
Tra i tanti attacchi che la Margherita e i Democratici di Sinistra si sono scambiati in questi anni, ricordiamo da una parte le accuse lanciate alla Margherita per la scarsa collaborazione alle attività svolte dai DS nell’ambito della lotta alla mafia locale, nonché le svariate denunce di collaborazionismo con la destra locale, dall’altra il biasimo della Margherita per la chiusura “diessina” al dialogo con le altre forze del centro sinistra. Beghe a parte, è comunque un dato di fatto che all’interno del locale Consiglio Comunale le posizioni dei due partiti abbiano differito su tanti punti cruciali. Ritenete sia davvero possibile riunire quegli stessi esponenti politici in un unico partito?
Di Vincenzo: Ritengo sbagliata l’interpretazione insita nella domanda per le seguenti ragioni: nel periodo nel quale ho svolto il compito di segretario politico della Margherita ho mantenuto un buon rapporto con i dirigenti degli altri partiti del centro sinistra. Non ho mai sottovalutato le iniziative di contrasto alla Mafia né ho mai avallato trasformismi o consociativismi nei confronti del centro destra. So che vi sono stati momenti, nel passato, nei quali tra taluni esponenti all’interno della Margherita e dei DS vi sono state accuse aperte o velate. Ciascuno elabora proprie convinzioni e spesso queste appaiono incoerenti con la storia dei partiti ma piuttosto dettate da preconcetti, pregiudizi o , peggio, interessi. Dopo le ultime amministrative, avevo prospettato un percorso che prevedesse la costituzione di un unico gruppo consiliare, all’opposizione e coerentemente con quanto avevo affermato in campagna elettorale. Purtroppo, ho immediatamente constatato che la mia volontà, non eletto in consiglio comunale, non coincideva con quella dei consiglieri eletti e che siedono tra i banchi dell’opposizione. Inoltre, ho ritenuto che la mia persona potesse in qualche modo essere di ostacolo al dialogo e, pertanto, ho “tolto il disturbo”. Ciò ovviamente non come espressione di disimpegno ma – se me lo consentite – come più alto senso del dovere e dell’interesse complessivo del nascente partito Democratico e del paese. Nulla osta che io possa nel presente e nel futuro essere coinvolto in iniziative e che possa dare il mio contributo da cittadino “libero”.
Tesauro: Come ho già detto nella risposta precedente il denominatore comune che deve unire queste forze politiche è sicuramente un progetto di legalità che deve essere l’asse portante per lo sviluppo dell’azione democratica intesa a governare questo territorio. La lotta alla mafia deve essere un punto cardine del nascente partito democratico, perché non può esserci sviluppo senza lotta alla mafia e al malaffare.
Nei mesi scorsi si è tanto parlato del “caso Garbo”: un fratello si candida tra le file del centro sinistra mentre le voci maligne sussurrano che il fratello sostenga, più o meno apertamente, il centro destra, dando adito al dubbio che all’interno del Consiglio Comunale possa trovare spazio un “franco tiratore”. Probabilmente si tratta soltanto di voci di piazza e non vogliamo entrare nel merito, ma è comunque certo che Lucia Schillaci, sorella di Domenico Schillaci (candidato a sindaco sostenuto dai locali partiti di destra alle scorse elezioni comunali) dopo essersi spesa con dedizione per la campagna elettorale del fratello, è tornata a sinistra. Non pensate che ciò mini ulteriormente la già discutibile credibilità della politica locale?
Di Vincenzo: Il caso “Garbo” ed il caso “Schillaci” sono il vezzo di una politica inconcludente da parte degli idealisti e utilitarista da parte degli iperconcreti. Lungi da me l’idea di dover esprimere giudizi morali o semplicemente etici. Aver fatto scoppiare il caso e non aver assunto decisioni (da parte delle segreterie provinciali di DS e Margherita) è stato sia un errore tattico che un errore strategico. Non sono responsabilità che mi si possono addebitare. Credo di aver operato con equilibrio ma con decisione. La politica locale deve assolutamente riconquistare la propria credibilità, non con un colpo di spugna né con oziose e ripetitive sterili discussioni ma con uno sforzo congiunto delle persone di buona volontà. Sedersi attorno ad un tavolo e ragionare del futuro. Si può fare. Ciascuno rafforzerà le proprie convinzioni o forse le modificherà. Di certo la storia recente del nostro paese e l’accurato esame delle candidature alle ultime amministrative e dei risultati conseguiti potrà fornire elementi di lettura e di valutazione.
Tesauro: Personalmente, non credo che Domenico Garbo sia un “franco tiratore”, mi risulta piuttosto che sia un sostenitore del nascente PD. E’ un dato di fatto manifesto a tutti i cittadini che Domenico Schillaci abbiamo scelto di candidarsi alle ultime elezioni con le liste del centro destra. Siccome i parenti non si scelgono, la figura di Lucia Schillaci in questo contesto non può definirsi figura sostenitrice delle scelte politiche del fratello. Mi risulta che anche lei sia una forte sostenitrice del PD, tant’è vero che alle elezioni delle primarie per la scelta del leader politico nazionale del PD è stata impegnata in prima persona, presenziando al seggio elettorale. Quindi non penso che ciò possa alienare la credibilità del PD, in quanto la scelta personale di dette persone è d’indubbia fede verso il PD. Indubbia. Indubbiamente. Qualora ci accontentassimo della sua risposta, un dubbio comunque sorgerebbe spontaneo: se la legge della parentela funziona sempre, perché allora si dice non sia valsa anche nel caso di Gioacchino Garbo? Ufficialmente Gioacchino Garbo ha sostenuto la candidatura del fratello nella lista della Margherita. Se, come qualche voce maligna dice, ha davvero sostenuto la candidatura a sindaco di Schillaci, né io né nessun altro può parlarne con cognizione di causa. Ma questa discussione la lascio alla coscienza di chi ha agito in campagna elettorale in maniera corretta o no.
Comunque in questo caso il nome di Schillaci lo ha fatto lei, io avevo semplicemente parlato di centro destra…Evidentemente le voci maligne hanno ampio raggio…. Ma torniamo a noi, prima di concludere vorrei una risposta sincera ad una domanda che riecheggia da mesi sulle bocche di innumerevoli cittadini villabatesi: perché disertate i consigli comunali? Si tratta di semplice disinteresse per una politica che non vi vede protagonisti, o ciò è il frutto di una più pragmatica delusione politica? (Vi prego di non risponderci con un banale “sono stato impedito da impegni personali”, perché di lettere con scuse del genere ne abbiamo già ricevute abbastanza.)
Di Vincenzo: L’impegno personale prosegue nel sociale e nell’attività professionale che svolgo. Seguire i consigli comunali è utile ed indispensabile ma, al momento attuale, la mancanza di interlocuzione con i consiglieri eletti e la volontà di concedermi una pausa di riflessione e di non sottrarre spazi ai più giovani mi spinge a sostare. Mi auguro emerga una nuova classe dirigente. Mi auguro, soprattutto, che ciò che non si è potuto realizzare nel corso delle precedenti amministrative possa divenire possibile prossimamente ma vi sono molte condizioni che devono verificarsi. Dovrà cambiare la mentalità dei cittadini villabatesi oltre che del ceto politico che aspira al buon governo. Vi è molta strada da percorrere e nutro un certo profondo scetticismo. Mi auguro che questa amministrazione non incorra in nessuna delle possibili cause di scioglimento e che possa saggiamente porsi il problema del rilancio della democrazia partecipativa sostanziale. Nutro un profondo scetticismo. La nostra comunità non è pronta. Non lo è stata nel corso delle precedenti amministrative. Non lo sarà ancora chissà per quanto tempo. I giovani prendano coscienza delle difficoltà e si attrezzino per far di meglio.
Tesauro: I consigli comunali sono sicuramente attenzionati dai dirigenti del nuovo PD. Tant’è vero che siamo in continuo contatto con i nostri consiglieri comunali sull’attività di controllo e di opposizione che quotidianamente viene svolta da questi.
Cosa prospettate per il futuro?
Di Vincenzo: Il futuro sarà probabilmente conseguenza di alcuni atti concreti che potrebbero rilanciare la politica nel nostro comune di Villabate. Si definiranno gli organigrammi del PD e si elaborerà una strategia per rimettere in movimento la politica. Personalmente proseguirò il mio impegno in maniera “discreta”, rispondendo con coerenza, con il peso del mio elettorato e, soprattutto, delle mie idee, in tutte le circostanze e contesti in cui venisse richiesto un mio intervento. Non escludo, tuttavia, la promozione di una associazione politico culturale trasversale a cui chiamare tutte quelle persone di “buona volontà” che mi sono state vicine nel corso dell’ultima campagna elettorale e che possano esprimersi in un’area sovra comunale.
Tesauro: Per il futuro prospettiamo una grande partecipazione alla vita politica della nostra comunità, inm cui i giovani devono essere protagonisti di sé stessi e della politica locale e nazionale.
I giovani? Vuol farci capire che esistono ancora giovani tra le file del centro sinistra? Sicuramente si, e spero che ritorni la fede politica che hanno smarrito in questi anni, sia perché un certo atteggiamento di minaccia che è stato palese in questi anni nel nostro territorio a causa della presenza mafiosa dentro le istituzioni, sia a causa di una politica che non li ha coinvolti in pieno.

Le inchieste di QUATTRO QUARTI Magazine

  • Per suggerimenti e info: quattroquarti@freemail.it

Inchiesta n.1 Luglio 2007 "SE DICO MAFIA...DICI..."

  • Indagine condotta su un campione anonimo di 88 studenti frequentanti le terze classi della Scuola media statale "Pietro Palumbo" di Villabate. Margine approssimativo di errore 0,1%-0,5%. Elaborazione dati a cura del KLTV 4/4. Anno 2006
  • 00. Con chi parli maggiormente di mafia? -CON LA FAMIGLIA 18,2% -CON GLI AMICI 19,2% -CON GLI INSEGNANTI 57,7% -CON NESSUNO 4,8%
  • 01. In tema di lotta alla mafia, la tua scuola... -HA FATTO ABBASTANZA 40,4% -POTEVA FARE DI PIU' 40,2% -HA FATTO POCO O NULLA 19,4%
  • 02. Se a scuola venisse introdotta una nuova materia "Storia della mafia" tu saresti... -SFAVOREVOLE 3,4% -FAVOREVOLE/INTERESSATO 83,9% -POCO INTERESSATO 12,6%
  • 03. Pensi di essere informato sulla mafia... -MOLTO 5,7% -ABBASTANZA 66,6% -POCO 26,4% -PER NULLA 1,3%
  • 04. Sei a conoscenza del fatto che il tuo comune é stato sciolto due volte per presunte infiltrazioni mafiose? -SI 68,9% -NO 31,1%
  • 05. Come giudichi il fatto? -GRAVE 70% -POCO GRAVE 11,4% -PER NULLA GRAVE 10,4% -ALTRO 8,2%
  • 06. Quali espressioni useresti per definire un mafioso? -UN DELINQUENTE 31,3% -UN IGNORANTE 20,3% -UNO MOLTO RICCO 16,2% -UN POTENTE 12,6% -UNO CHE DA' LAVORO 3,6% -UN POLITICO 2,4% -ALTRO 13,6%
  • 07. Secondo te quali sono le principali cause per cui un individuo diventa mafioso? -AVERE UNA FAMIGLIA MAFIOSA 30,6% -CARATTERISTICHE PROPRIE DELL'INDIVIDUO 21,8% -IGNORANZA 20,2% -POVERTA' 13,6% -DISOCCUPAZIONE 11,4% -SOLITUDINE 2,1% -ALTRO 0,3%
  • 08. Se tuo padre fosse mafioso cosa faresti? -DA GRANDE FAREI ANCHE IO IL MAFIOSO 3,4% -NON FAREI NULLA 30,4% -ME NE ANDREI DI CASA APPENA POSSIBILE 60,6% -LO DENUNCEREI 5,6%
  • 09. Come giudichi l'operato degli amministratori pubblici riguardo la lotta alla mafia? -MOLTO NEGATIVO 17,8% -NEGATIVO 23,8% -POCO POSITIVO 32,1% POSITIVO 26,1%
  • 10. Come giudichi la figura del collaboratore di giustizia rispetto a quel mafioso che decide di scontare la sua pena nel silenzio? -MEGLIO 32,1% -PEGGIO 34,4% -ALLO STESSO MODO 27,5% -ALTRO 6%
  • 11. Se un mafioso ti offrisse un lavoro, tu accetteresti? -SI 10,4% -NO 89,6%
  • 12. Se fossi commerciante pagheresti il pizzo? -SI 39% -NO 61%
  • 13. Il sud Italia é ancora oggi meno ricco e sviluppato del nord. Di chi é la colpa? -DELLO STATO 39,4% -DELLA MAFIA 35,7% -DELLA SOCIETA' 21,1% -ALTRO 3,6%
  • 14. Secondo te la mafia si può sconfiggere? -SI 49,4% -NO 50,6%

Inchiesta n. 2 Dicembre 2007 "GIOVANI E SESSO"

  • Inchiesta condotta su un campione anonimo di 96 studenti di scuole medie superiori della provincia di Palermo.
  • 01. Qual è la tua attuale situazione relazionale? -RELAZIONE STABILE 38,5% -RAPPORTI OCCASIONALI 29,1% -NON HO RAPPORTI 32,2%
  • 02. Il tuo primo rapporto sessuale... -PRIMA DEI 13 ANNI 2,8% -TRA I 13 E I 16 ANNI 38,5% -TRA I 17 E I 20 ANNI 22,9% -NON HO MAI AVUTO RAPPORTI 36,4%
  • 03. Sei favorevole all'uso del preservativo? -SI 89,5% -NO 7,2%
  • 04. Durante un rapporto sessuale usi il preservativo? -SI 35,4% -NO 6,2% -SOLO QUALCHE VOLTA 22,9% -NON HO RAPPORTI 35,4%
  • 05. L'Aids si trasmette attraverso... -SANGUE INFETTO 80,2% -SALIVA 1,4% -RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO 87,5% -TOSSICODIPENDENZA 9,3%
  • 06. Che cosa è per te un rapporto sessuale non protetto? -UN RAPPORTO SENZA PRESERVATIVO 91,6% -UN RAPPORTO OMOSESSUALE 1,4% -UN RAPPORTO SESSUALE CON UNO SCONOSCIUTO 7,2%
  • 07. Conosci malattie sessualmente trasmissibili? -SI 73,9% -NO 25%
  • 08. Se si, quali di queste malattie sono sessualmente trasmissibili? -SIFILIDE 52,8% -CISTITE 3,1% -GONORREA 18,7% HERPES GENITALE 44,7% -PUBALGIA 17,7%
  • 09. Sei favorevole all'insegnameto dell'educazione sessuale nelle scuole? -SI 97,9% -NO 1,4%
  • 10. Hai mai studiato educazione sessuale a scuola? -SI 67,7% -NO 32,2%
  • 11. Se hai un problema legato alla tua sfera sessuale a chi ti rivolgi? -A NESSUNO 19,7% -ALLA FAMIGLIA 19,7% -AGLI AMICI 46,8% -AD UN CONSULTORIO 16,6%
  • 12. Che cosa è un consultorio familiare? -AMBULATORIO PER ABORTIRE 2% -CENTRO DI CONSULENZA PSICOLOGICA, SESSUALE, MEDICA, SOCIALE 93% -AMBULATORIO DI DISTRIBUZIONE PRESERVATIVI 2%

Inchiesta n. 3 Febbraio 2008 "UN VOTO ALLA POLITICA"

  • Inchiesta condotta su un campione rappresentativo della cittadinanza elettorale attiva, di età compresa fra i 18 e i 70 anni, di entrambi i sessi
  • 01. Si interessa di politica? -SI 43,7% -NO 46,2% HO SMESSO 10%
  • 02. Andrà a votare? -SI 78,5% -NO 15% -DIPENDE DA CHE COSA MI VERRÀ PROMESSO 3,7%
  • 03. Che cosa pensa della caduta del governo? -NE SONO LIETO 5% -MI È DISPIACIUTO 31,2% -ERA PREVEDIBILE 63,7%
  • 04. Di chi pensa sia la colpa? -DEGLI INTERESSI PERSONALISTICI DEI SINGOLI POLITICI 65% -DEL BIPOLARISMO 1,2% -DELL'ATTUALE LEGGE ELETTORALE 22,5% -DELLA MANCANZA DI SOGLIA DI SBARRAMENTO 11,2%
  • 05. Qual è il suo parere sull'attuale classe politica nazionale? -ABBIAMO OTTIMI ESPONENTI POLITICI, BASTA SAPER SCEGLIERE IL PARTITO GIUSTO 5% -LA CLASSE POLITICA È TROPPO DISTANTE DALLE REALI CONDIZIONI DI VITA DELLA GENTE 42,5% -LA SETE DI POTERE È PIÙ FORTE DELLA VOGLIA DI MIGLIORARE IL PAESE 52,5%
  • 06. E che cosa pensa dell'attuale classe politica siciliana? -È MEGLIO DI QUANTO I MEDIA VOGLIANO FAR CREDERE 1,25% -GESTISCE IL POTERE IN MODO PERSONALISTICO E CLIENTELARE 76,2% -OGNUNO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA 22,5%
  • 07. Per migliorare l'attuale situazione politica... -BASTA VOTARE I PARTITI CHE FINORA SONO STATI ALL'OPPOSIZIONE 0% -È NECESSARIO MANDARE A CASA LA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE 38,7% -È NECESSARIO SCEGLIERE CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA I PROPRI RAPPRESENTANTI 58,7% -NON SO 2,5%
  • 08. Per quanto riguarda la politica comunale... -L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE HA DIMOSTRATO DI SAPER BENE OPERARE 1,2% -NON SI PUÒ TRACCIARE UN GIUDIZIO UNIVOCO: ALCUNI STANNO OPERANDO BENE, ALTRI LASCIANO PIUTTOSTO A DESIDERARE 47,5%
  • 09. Crede esista ancora una differenza tra destra e sinistra? -CERTO, ED È PIÙ SOSTANZIALE DI QUANTO SI VOGLIA FAR CREDERE 7,5% -AFFATTO. A PRESCINDERE DAL PARTITO CIÒ CHE PIÙ INTERESSA AI POLITICI SONO IL POTERE E IL DENARO 53,7% -LO SPERO 38,7%