lunedì 19 maggio 2008

L'ANTIMAFIA SOCIALE


TELEJATO, CENTRO STUDI PIO LA TORRE E MAFIA CONTRO INCONTRANO GLI STUDENTI VILLABATESI

Si svolgerà a Villabate, il 22 maggio prossimo, alle ore 10.00, un dibattito pubblico dal titolo "L'antimafia sociale".
L'incontro, inserito all'interno della manifestazione STOP MAFIA, che quest'anno arriva alla sua terza edizione, si terrà in Piazza della Regione davanti agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori del Comune alle porte di Palermo; lo stesso che ha già subito due scioglimenti per infiltrazioni mafiose, l'ultimo dei quali arrivato in concomitanza alla realizzazione di un piano commerciale sul quale la famiglia Mandalà stava orientando buona parte dei suoi investimenti.
Dopo le dichiarazioni del pentito Campanella, che a Villabate era stato Presidente del consiglio comunale della giunta Navetta e consulente del Sindaco della giunta Carandino, arriva finalmente una notizia di segno opposto. E arriva nella ricorrenza del 16 anniversario della strage di Capaci.
Sono in tutto 4 le associazioni che, insieme al Comune di Villabate, oggi guidato da un'amministrazione di centrodestra, hanno promosso l'iniziativa: Terre del Sud, il gruppo scout Villabate 1°, L'AVOFID e I giovani si incontrano.
Prenderanno la parola al dibattito Pino Maniaci, Direttore dell'emittente televisiva Telejato, Renato Campisi dell'associazione Mafia Contro e il Presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco.
La manifestazione proseguirà per tutta la giornata del 22 e fino al 23 maggio, con performance musicali, proiezioni e animazione per bambini.

Emanuele Minnella
4 QUARTI MAGAZINE PER STOP MAFIA 2008

domenica 18 maggio 2008

STOP MAFIA 2008


VILLABATE: DAL 20 AL 23 MAGGIO L'EVENTO IN ONORE DEL GIUDICE ASSASSINATO DALLA MAFIA

Di Sara Colletta

…23 maggio 1992, alle ore 17:58, presso il Km 5 della A29 direzione Palermo una carica di 5 quintali di tritolo,posizionata in un tunnel scavato sotto il manto stradale nei pressi dello svincolo autostradale di Capaci – Isola delle Femmine, viene azionata da un telecomando, per mano di un sicario incaricato da Toto Reina…
Tragica cronaca di un giorno che ha segnato la storia dell’Italia interna, del giorno in cui hanno trovato la morte il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Morto perché deciso dalla Mafia, morto perché rifiutava di stare al loro gioco, perché troppo sapeva.
Ma Falcone non è la sola vittima, non è il solo martire della mafia o meglio non è il solo eroe, il giudice Paolo Borsellino, Giuseppe Impastato, meglio conosciuto come Peppino (di cui tra l’altro sempre a Maggio si ricorda il trentennale dalla morte), Pio la Torre, Dalla Chiesa, gli agenti della scorta e tanti altri ancora. Al contrario tutti noi possiamo e dobbiamo ritenerci vittime perché ancora oggi la mafia, nonostante l’impegno di tanti, continua ad esistere e noi tutti ne siamo succubi e la colpa è solo nostra perché al contrario di questi uomini non troviamo il coraggio e la forza di dire basta.
Resta immobile invece proprio su di noi, il dovere e la responsabilità di riscattare la loro esistenze ed ottenere giustizia per chi con la propria vita ha combattuto contro la mafia,non per stoltezza, puro idealismo o narcisismo, ma perché coscienti del fatto che solo con sacrificio, solo con la LOTTA può essere sconfitta questa piovra.
Ecco allora che anche quest’anno a Villabate si ritorna a lottare, e lo faremo scendendo in piazza.
Torna la manifestazione STOP-MAFIA che, quest'anno, è alla sua terza edizione ufficiale (la prima è del 2005).
La manifestazione, promossa dall’associazione TERRE DEL SUD, il gruppo scout VILLABATE I e l'A.VO.FI.D si terrà dal 20 al 23 maggio in Piazza della Regione, con un calendario ricco di appuntamenti.
Grande spazio avranno le iniziative sportive per le quali sono previsti tornei di calcetto per bambini e adolescenti. Ma c'è anche dell'altro. Un dibattito (il 22 maggio ore 10.30) al quale parteciperanno l'associazione Mafia contro, Telejato, il Centro studi Pio La Torre, oltre che il nostro sindaco; un villaggio antimafia con gli stand delle associazioni villabatesi visitabile da tutti il 22 e il 23 maggio.
E ampio spazio sarà dato pure all'intrattenimento con i concerti serali, e l'animazione per bambini.
Le associazioni promotrici dell'evento, per il quale ha dato il patrocinio il Comune di Villabate, lavoreranno in sinergia affinché possa essere dato risalto all’impegno dei tanti dei cittadini villabatesi che fermamente respingono la mafia.
Noi siamo disposti ad affrontare nuovi e vecchi problemi, logistici ed economici, sperando di non essere lasciati soli e sperando che anche le Istituzioni, i nostri amministratori non ci abbandonino mai più, perché è chiaro sono loro i primi a dover diffondere una politica-cultura antimafiosa.
Infine, ma non per ultimo quanto a importanza, Terre del sud (e chiunque altro voglia aiutarci) s’impegnerà affinché venga intitolata una strada del paese, la via Alfa XI, alla memoria di Peppino Impastato: a tal proposito è già partita una raccolta di firme che terminerà nella giornata del 23 maggio in Pazza della Regione.
Sarà difficile e impegnativo e sicuramente avremo bisogno anche di voi! A chiunque sia interessato a collaborare con noi, ricordiamo che può trovarci in Corso Vittorio Emanuele n.286 oppure può contattarci sul nostro sito www.myspace.com/terredelsud o tramite e-mail all'indirizzo sudsouthlands@yahoo.co.uk



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sabato 10 maggio 2008

APPELLO ALLA CITTADINANZA


SULLA PROPOSTA DI TITOLAZIONE DELLA VIA ALFA XI ALLA MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO, A TRENT'ANNI DAL SUO ASSASSINIO

8 maggio 1978. Nella notte, sulla strada statale che collega il territorio di Terrasini a quello di Cinisi perde la vita il giovane Peppino Impastato. Il corpo dilaniato da un'esplosione è rinvenuto il giorno seguente da alcuni dei suoi compagni di lotta.
Sui TG nazionali la notizia fatica ad arrivare; l'Italia intera ha già il suo morto da piangere: Aldo Moro, ucciso dalle BR nelle stesse ore.
È il 9 maggio 1978 e il sangue di Peppino, rosso come la sua giovane militanza nella sinistra in un territorio governato dalla mafia, dalle collusioni del crimine organizzato col potere politico e dalla sopraffazione, assume i contorni inequivocabili dell'assassinio di matrice mafiosa.
L'ipotesi del suicidio sostenuta dagli inquirenti nel processo si rivelerà solo vent'anni dopo l'accaduto, grazie alla resistenza dei familiari e di chi a Peppino vuole ancora rendere giustizia, uno dei peggiori insabbiamenti di prove e depistaggi della storia italiana.

8-9 maggio 2008 Sono passati trent'anni dall'omicidio di Impastato. Chi è sopravvissuto a lui ha lottato e continua a farlo per costruire un progetto di antimafia sociale, partendo dall'esperienza di Peppino, dalle sue lotte nel territorio contro la speculazione edilizia, contro la disoccupazione, la corruzione e la collusione della criminalità organizzata con le istituzioni e con il potere politico ed economico.

PERCHÉ UNA VIA PEPPINO IMPASTATO PROPRIO A FONDO VITALE


Perché Fondo Vitale è la periferia dimenticata del paese, dove arretratezza culturale, debolezza economica e sfruttamento sociale si combinano al dramma della disoccupazione, della povertà, della mancanza di risorse e di fiducia nel futuro.
Perché a Fondo Vitale, il destino dei figli non sarà molto diverso da quello dei loro genitori, senza un'adeguata opera di sostegno all'educazione, di cambiamento radicale, di affermazione dei diritti più elementari.
Una via Peppino Impastato, vittima della mafia, perché questa era anche la lotta di Peppino, una lotta che partiva dal basso, al fianco dei più deboli, per una ragione di libertà non solo formale.

Affinché l'insegnamento morale e civile di Peppino si trasmetta alle future generazioni e il suo ricordo resti vivo nella mente di ciascuno...
Perché costruire un mondo senza mafia è possibile, ma soprattutto necessario

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE POPOLARE PER INTITOLARE LA VIA ALFA XI
A PEPPINO IMPASTATO, VITTIMA DELLA MAFIA

VIENICI A TROVARE IL 22 e 23 MAGGIO A PARTIRE DALLE ORE 10.00
IN PIAZZA DELLA REGIONE A VILLABATE

RICORDARE PER CONTINUARE... RICORDARE NON BASTA...


Associazione TERRE DEL SUD 4 QUARTI MAGAZINE

giovedì 8 maggio 2008

TRENTENNALE OMICIDIO IMPASTATO


Appello per una Manifestazione nazionale contro la mafia
a 30 anni dall'assassinio di Peppino Impastato


Sono passati ormai trent'anni dall'assassinio politico-mafioso di Peppino Impastato e 29 dalla manifestazione nazionale contro la mafia che abbiamo organizzato a Cinisi in occasione del primo anniversario della sua morte.
Non possiamo dire che da allora nulla sia cambiato; abbiamo raggiunto obiettivi importanti con il nostro impegno e con la lotta quotidiana che abbiamo condotto io, mia madre, i compagni di Peppino, Umberto Santino e Anna Puglisi fondatori del Centro siciliano di documentazione di Palermo, successivamente dedicato a Peppino, seguiti da una parte della sinistra e dei movimenti legati alla nostra storia e alla nostra lotta.
Abbiamo affrontato un lungo percorso di fatica e di sofferenza che ci ha portato anche a sperimentare l'amarezza e la rabbia quando abbiamo toccato con mano le collusioni tra la politica, le istituzioni e la mafia. Il lavoro di memoria e le attività portati avanti in questi anni sono stati difficili, ma non certo inutili: hanno contribuito a sviluppare una coscienza antimafiosa nelle nuove generazioni che hanno recepito positivamente il nostro messaggio.
Il pensiero, le idee di Peppino e la sua esperienza di militante comunista che guardava tutte le sfaccettature della realtà lo conducevano a partire dal basso, riprendendo la linea delle lotte contadine, anticipando i tempi e accelerando un processo di crescita e di presa di coscienza rispetto al pericolo costituito dalla mafia, fino ad allora volutamente sottovalutato: la sua era una vera e propria lotta di classe contro un sistema criminale basato sullo sfruttamento e sulla sopraffazione.
Non è stato facile per lui, così come non è stato facile per noi: abbiamo raccolto la sua eredità e siamo andati avanti, cercando di continuare giorno dopo giorno per costruire un progetto di antimafia sociale che partisse dall'esperienza di Peppino, dalle sue lotte nel territorio contro la speculazione edilizia, contro la disoccupazione, a fianco dei contadini di Punta Raisi che venivano affamati dall'esproprio delle proprie terre [...]
Siamo stati poi catapultati in una situazione pesante; ci siamo scontrati con una realtà drammatica: la mafia aveva alzato il tiro uccidendo chiunque tentasse di ostacolare il suo processo di espansione. Giudici, poliziotti, politici, militanti della sinistra, giornalisti, tutti ammazzati uno dopo l'altro in una mattanza che è durata molti anni, troppi, ed è culminata con la strategia dello stragismo.
Abbiamo vissuto tutto questo sulla nostra pelle mentre eravamo impegnati nella ricerca della verità e non solo riguardo l'omicidio di Peppino, denunciando e mettendo in evidenza gli ostacoli più turpi, quelli più dilanianti, quelli causati dalla collusione mafiosa con una parte delle istituzioni.
Le vicende giudiziarie riguardo il "caso Impastato" lo dimostrano: forze dell'ordine, magistrati, politici hanno tentato in tutti i modi di non farci arrivare alla giustizia, orchestrando un depistaggio vergognoso e tacciando Peppino di essere un terrorista-suicida. Non ci sono riusciti.
Parlare di legalità oggi significa anche riportare alla luce la versione veritiera di quanto è accaduto a Peppino e più in generale dal dopoguerra in poi, da quei grandi movimenti di liberazione che furono la Resistenza antifascista e il Movimento contadino [...]
La Relazione della Commissione parlamentare antimafia sul "caso Impastato" ha ricostruito le dinamiche e le responsabilità del depistaggio, ma i responsabili sono rimasti impuniti [...]
Oggi, a distanza di tanti anni da quei fatti, viviamo una realtà che non si è affatto riassestata. Il sistema mafioso prolifera e i conflitti sociali non si sono mai assopiti: per far fronte alle degenerazioni della società, da cui scaturiscono le fortune politiche di personaggi come Berlusconi e di tanti altri, i movimenti continuano a mettere in pratica l'impegno dal basso ricoprendo un ruolo centrale nel mantenere viva l'autodeterminazione dei cittadini.
È arrivato, però, il momento che acquisiscano una maggiore consapevolezza sulla centralità dell'impegno nella lotta alla mafia [...]
I movimenti no-global degli ultimi anni rappresentano una forma di resistenza al neoliberismo e al pensiero unico ma non hanno sviluppato un'analisi adeguata del ruolo delle mafie nel contesto attuale.
Nel nostro Paese le mobilitazioni di questi ultimi mesi che hanno visto centinaia di migliaia di persone scendere in piazza per chiedere di rispettare il programma di governo, per pretendere giustizia e verità sui fatti di Genova, per difendere i diritti delle donne hanno mostrato che è presente nei cittadini la volontà di cambiare lo stato di cose.
In questa prospettiva di mutamento la lotta alla mafia è uno dei terreni decisivi della lotta per il soddisfacimento dei bisogni e per la democrazia [...]
Facciamo appello a tutte le associazioni che lottano per una legalità non retorica e formale, sparse sul territorio nazionale, affinché ci diano il loro contributo di idee e di azioni per lo svolgimento della manifestazione del prossimo 9 maggio [...]
Facciamo appello all'informazione democratica e ai mezzi di comunicazione liberi affinché ci sostengano e sviluppino una conoscenza reale delle mafie e dell'antimafia, mentre troppo spesso assistiamo a trasmissioni e servizi che danno un'immagine suggestiva di feroci criminali e riducono l'antimafia alle iniziative più spettacolari.
Chiediamo il loro contributo agli artisti che si dichiareranno disponibili affinché con la musica, il cinema, il teatro e lo sport si cominci un'opera di sensibilizzazione e di educazione adeguate.
È importante che anche i Comuni che hanno intitolato una strada a Peppino partecipino al trentennale, così come gli iscritti alle sedi dei partiti della sinistra a lui dedicate.
Facciamo appello alle scuole, agli insegnanti e agli studenti, affinché siano al nostro fianco in questo difficile percorso.
Facciamo appello alle donne, ancora imbrigliate dai comportamenti maschilisti della nostra società, affinché partecipino numerose per rinnovare la rottura di mia madre Felicia rispetto all'immobilismo culturale, bigotto e reazionario, e per ripercorrere i passi delle tante donne, madri, figlie, sorelle, che hanno fatto dell'impegno antimafia la loro ragione di vita.
Anche i sindacati devono assumersi le proprie responsabilità, mettendo al centro i problemi del lavoro nero, precario, ultraflessibile, riprendendo le battaglie che furono di Peppino e dei suoi compagni.
E chiediamo alle forze politiche che si dicono democratiche di operare un taglio netto con mafie e corruzione. Si parla tanto di criminalità, di riciclaggio, di lavoro nero, di immigrazione clandestina, di sfruttamento minorile, di violenza sulle donne, di violenza razziale e di altre problematiche che non ci danno respiro: troppe volte ci si ferma alle parole o si adottano strategie più deleterie degli stessi problemi che dovrebbero risolvere, come i cosiddetti "provvedimenti per la sicurezza dei cittadini" che finiscono per annullare diritti umani fondamentali..
Esistono percorsi ben più sostenibili e compatibili con il benessere e il rispetto di tutti, che vengono però esclusi perché non fanno gli interessi dei soliti noti.
Aspettiamo ancora il perfezionamento della legge sulla confisca dei beni mafiosi, la legge 109 del '96, proposta da Libera di Don Ciotti con una petizione popolare che ha raccolto un milione di firme sull'onda emotiva delle stragi di Capaci e via D'Amelio. L'intento era di avviare un nuovo percorso di sviluppo economico antimafioso, ma si è arenato negli scogli della burocrazia, del lasciar correre e degli interessi mafiosi.
Il 9 maggio a Cinisi, nell'ambito delle iniziative del Forum antimafia "Peppino e Felicia Impastato", sarà un'occasione per riflettere su tutte queste tematiche, per far sentire la propria voce, per ribellarsi: siamo convinti che costruire un mondo senza mafia è possibile.
Non solo, è necessario: un mondo senza questa "montagna di merda" che ci travolge.
Il luogo scelto per la nuova Manifestazione Nazionale Contro la Mafia è Cinisi, non solo perché è lì che Peppino è nato ed ha svolto le sue attività, ma anche perché è da sempre una roccaforte dell'organizzazione mafiosa; lo fu ai tempi di Cesare Manzella prima e di Tano Badalamenti poi. Ma tuttora il nostro paese è un pilastro del controllo mafioso: i clan locali sono rappresentati nella "commissione regionale" ed hanno un rapporto diretto con i capimafia; così è stato con Provenzano e con Lo Piccolo fino a poco tempo fa.
È ora di attivarsi: dal 9 maggio in poi vogliamo cominciare a respirare aria pura, intrisa di libertà; vogliamo iniziare a vivere la gioia della bellezza.
Peppino, con il suo sacrificio, ci ha dato tanto. Non basta ricordarlo. Bisogna raccogliere quanto ci ha lasciato e continuare; dare nuova vita al suo pensiero e alla sua azione di uomo libero, ma soprattutto di siciliano libero.
Giovanni Impastato


PROGRAMMA FORUM SOCIALE ANTIMAFIA 2008
TRENTENNALE DELL'OMICIDIO DI PEPPINO


8 MAGGIO
Ore 16,30: Accoglienza Concentramento presso la stazione ferroviaria Cinisi-Terrasini e Casa Memoria (C.so Umberto I, 220) Lettura Appello manifestazione nazionale + documento programmatico Forum sociale
Ore 18,00: Il Femminismo Forum di discussione sull'impegno in difesa dei diritti della donna Ospiti - relatori: Collettivo Femminista M.C., Collettivo Malefemmine-Pa, Novat
Ore 21,00: spettacolo di Ciccio Impastato; spettacolo di Lucia Sardo

9 MAGGIO Informazione e controinformazione ieri e oggi
Ore 10,00: forum di discussione sulla libera informazione e la comunicazione dal basso
Ospiti - relatori: Radio Onda Rossa, Francesco Catalano - Radio Onda d'urto, Valerio Monteventi - Radio Alice, Roberto Morrione, Lirio Abbate, Riccardo Orioles
Arrivo nel porto di Terrasini della veleggiata con partenza da Sanremo dedicata a Peppino e Felicia.
Ore 17,00: Manifestazione nazionale contro la mafia Corteo da Radio Aut di Terrasini a Cinisi lungo la via che Peppino percorse la notte tra l'8 e il 9 maggio 2008 quando fu sequestrato ed ucciso.
Ore 21,00: concerto in piazza. Si esibiscono i Tètes de Bois, Ciscovox, Pippo Pollina + Linard Bardill, Flavio Origlio e i LUFF

10 MAGGIO Mafia e antimafia dagli anni '70 ad oggi
Ore 10,00: forum di discussione su mafia e antimafia negli ultimi 30 anni.
Relatori: Umberto Santino: introduzione, Francesco Forgione: l'attività della Commissione antimafia, Giuseppe Lumia: la relazione della Commissione antimafia sui beni confiscati, Franca Imbergamo: legislazione e azione giudiziaria, Rosario Crocetta: l'azione degli Enti Locali, Pietro Milazzo, Nino Rocca, Tony Pellicane: l'antimafia sociale e la lotta per la casa a Palermo, Enrico Colaianni: l'associazionismo antiracket, Davide Ganci, Rosa La Plena: l'uso sociale dei beni confiscati, Pia Blandano: l'attività nella scuole, Gianluca Faraone: il ruolo delle cooperative di Liberaterra, Salvo Vitale e Giovanni Impastato: la presenza della mafia nel territorio di Cinisi.
Ore 21,00: concerto: Migrantes, Collettivo Musicale Peppino Impastato, Carmen Consoli e i Lautari

11 MAGGIO Movimenti alternativi dal '68 ad oggi
Ore 10,00: forum di discussione sui movimenti di ieri e oggi.
Ospiti - relatori: Renate Siebert, Guido Viale, Vincenzo Miliucci, Piero Bernocchi, Renato Franzitta, Tano D'Amico
Ore 16,00: continuazione forum Ospiti - relatori: No Tav, No Ponte, Comitato verità e giustizia per Genova, No Dal Molin, Comitato contro l'ampliamento delle basi militari-Sigonella
Ore 21,00: concerto: Gente strana posse, Assalti Frontali
Per contribuire alle spese è aperta una sottoscrizione. I contributi vanno inviati a: Associazione culturale Onlus "Peppino Impastato" di Cinisi. Conto corrente postale n. 26951889, indicando nella causale: contributo per il Forum sociale 2008.

COME ARRIVARE
In auto: Autostrada A29 Palermo-Trapani-Mazara del Vallo, uscita svincolo di Cinisi oppure S.S. 113 in direzione Trapani.
In Treno: Linea ferroviaria Palermo -Trapani, fermata alla stazione di Cinisi (25 km da Palermo).
In Pullman: Corse ditta AST da Palermo direzione Partinico o Terrasini. Fermata all'incrocio principale di Cinisi.

DOVE ALLOGGIARE
Campeggio autogestito presso il Campo sportivo di Cinisi - Via della Libertà (contributo libero Obbligatorio portarsi la tenda)

Le inchieste di QUATTRO QUARTI Magazine

  • Per suggerimenti e info: quattroquarti@freemail.it

Inchiesta n.1 Luglio 2007 "SE DICO MAFIA...DICI..."

  • Indagine condotta su un campione anonimo di 88 studenti frequentanti le terze classi della Scuola media statale "Pietro Palumbo" di Villabate. Margine approssimativo di errore 0,1%-0,5%. Elaborazione dati a cura del KLTV 4/4. Anno 2006
  • 00. Con chi parli maggiormente di mafia? -CON LA FAMIGLIA 18,2% -CON GLI AMICI 19,2% -CON GLI INSEGNANTI 57,7% -CON NESSUNO 4,8%
  • 01. In tema di lotta alla mafia, la tua scuola... -HA FATTO ABBASTANZA 40,4% -POTEVA FARE DI PIU' 40,2% -HA FATTO POCO O NULLA 19,4%
  • 02. Se a scuola venisse introdotta una nuova materia "Storia della mafia" tu saresti... -SFAVOREVOLE 3,4% -FAVOREVOLE/INTERESSATO 83,9% -POCO INTERESSATO 12,6%
  • 03. Pensi di essere informato sulla mafia... -MOLTO 5,7% -ABBASTANZA 66,6% -POCO 26,4% -PER NULLA 1,3%
  • 04. Sei a conoscenza del fatto che il tuo comune é stato sciolto due volte per presunte infiltrazioni mafiose? -SI 68,9% -NO 31,1%
  • 05. Come giudichi il fatto? -GRAVE 70% -POCO GRAVE 11,4% -PER NULLA GRAVE 10,4% -ALTRO 8,2%
  • 06. Quali espressioni useresti per definire un mafioso? -UN DELINQUENTE 31,3% -UN IGNORANTE 20,3% -UNO MOLTO RICCO 16,2% -UN POTENTE 12,6% -UNO CHE DA' LAVORO 3,6% -UN POLITICO 2,4% -ALTRO 13,6%
  • 07. Secondo te quali sono le principali cause per cui un individuo diventa mafioso? -AVERE UNA FAMIGLIA MAFIOSA 30,6% -CARATTERISTICHE PROPRIE DELL'INDIVIDUO 21,8% -IGNORANZA 20,2% -POVERTA' 13,6% -DISOCCUPAZIONE 11,4% -SOLITUDINE 2,1% -ALTRO 0,3%
  • 08. Se tuo padre fosse mafioso cosa faresti? -DA GRANDE FAREI ANCHE IO IL MAFIOSO 3,4% -NON FAREI NULLA 30,4% -ME NE ANDREI DI CASA APPENA POSSIBILE 60,6% -LO DENUNCEREI 5,6%
  • 09. Come giudichi l'operato degli amministratori pubblici riguardo la lotta alla mafia? -MOLTO NEGATIVO 17,8% -NEGATIVO 23,8% -POCO POSITIVO 32,1% POSITIVO 26,1%
  • 10. Come giudichi la figura del collaboratore di giustizia rispetto a quel mafioso che decide di scontare la sua pena nel silenzio? -MEGLIO 32,1% -PEGGIO 34,4% -ALLO STESSO MODO 27,5% -ALTRO 6%
  • 11. Se un mafioso ti offrisse un lavoro, tu accetteresti? -SI 10,4% -NO 89,6%
  • 12. Se fossi commerciante pagheresti il pizzo? -SI 39% -NO 61%
  • 13. Il sud Italia é ancora oggi meno ricco e sviluppato del nord. Di chi é la colpa? -DELLO STATO 39,4% -DELLA MAFIA 35,7% -DELLA SOCIETA' 21,1% -ALTRO 3,6%
  • 14. Secondo te la mafia si può sconfiggere? -SI 49,4% -NO 50,6%

Inchiesta n. 2 Dicembre 2007 "GIOVANI E SESSO"

  • Inchiesta condotta su un campione anonimo di 96 studenti di scuole medie superiori della provincia di Palermo.
  • 01. Qual è la tua attuale situazione relazionale? -RELAZIONE STABILE 38,5% -RAPPORTI OCCASIONALI 29,1% -NON HO RAPPORTI 32,2%
  • 02. Il tuo primo rapporto sessuale... -PRIMA DEI 13 ANNI 2,8% -TRA I 13 E I 16 ANNI 38,5% -TRA I 17 E I 20 ANNI 22,9% -NON HO MAI AVUTO RAPPORTI 36,4%
  • 03. Sei favorevole all'uso del preservativo? -SI 89,5% -NO 7,2%
  • 04. Durante un rapporto sessuale usi il preservativo? -SI 35,4% -NO 6,2% -SOLO QUALCHE VOLTA 22,9% -NON HO RAPPORTI 35,4%
  • 05. L'Aids si trasmette attraverso... -SANGUE INFETTO 80,2% -SALIVA 1,4% -RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO 87,5% -TOSSICODIPENDENZA 9,3%
  • 06. Che cosa è per te un rapporto sessuale non protetto? -UN RAPPORTO SENZA PRESERVATIVO 91,6% -UN RAPPORTO OMOSESSUALE 1,4% -UN RAPPORTO SESSUALE CON UNO SCONOSCIUTO 7,2%
  • 07. Conosci malattie sessualmente trasmissibili? -SI 73,9% -NO 25%
  • 08. Se si, quali di queste malattie sono sessualmente trasmissibili? -SIFILIDE 52,8% -CISTITE 3,1% -GONORREA 18,7% HERPES GENITALE 44,7% -PUBALGIA 17,7%
  • 09. Sei favorevole all'insegnameto dell'educazione sessuale nelle scuole? -SI 97,9% -NO 1,4%
  • 10. Hai mai studiato educazione sessuale a scuola? -SI 67,7% -NO 32,2%
  • 11. Se hai un problema legato alla tua sfera sessuale a chi ti rivolgi? -A NESSUNO 19,7% -ALLA FAMIGLIA 19,7% -AGLI AMICI 46,8% -AD UN CONSULTORIO 16,6%
  • 12. Che cosa è un consultorio familiare? -AMBULATORIO PER ABORTIRE 2% -CENTRO DI CONSULENZA PSICOLOGICA, SESSUALE, MEDICA, SOCIALE 93% -AMBULATORIO DI DISTRIBUZIONE PRESERVATIVI 2%

Inchiesta n. 3 Febbraio 2008 "UN VOTO ALLA POLITICA"

  • Inchiesta condotta su un campione rappresentativo della cittadinanza elettorale attiva, di età compresa fra i 18 e i 70 anni, di entrambi i sessi
  • 01. Si interessa di politica? -SI 43,7% -NO 46,2% HO SMESSO 10%
  • 02. Andrà a votare? -SI 78,5% -NO 15% -DIPENDE DA CHE COSA MI VERRÀ PROMESSO 3,7%
  • 03. Che cosa pensa della caduta del governo? -NE SONO LIETO 5% -MI È DISPIACIUTO 31,2% -ERA PREVEDIBILE 63,7%
  • 04. Di chi pensa sia la colpa? -DEGLI INTERESSI PERSONALISTICI DEI SINGOLI POLITICI 65% -DEL BIPOLARISMO 1,2% -DELL'ATTUALE LEGGE ELETTORALE 22,5% -DELLA MANCANZA DI SOGLIA DI SBARRAMENTO 11,2%
  • 05. Qual è il suo parere sull'attuale classe politica nazionale? -ABBIAMO OTTIMI ESPONENTI POLITICI, BASTA SAPER SCEGLIERE IL PARTITO GIUSTO 5% -LA CLASSE POLITICA È TROPPO DISTANTE DALLE REALI CONDIZIONI DI VITA DELLA GENTE 42,5% -LA SETE DI POTERE È PIÙ FORTE DELLA VOGLIA DI MIGLIORARE IL PAESE 52,5%
  • 06. E che cosa pensa dell'attuale classe politica siciliana? -È MEGLIO DI QUANTO I MEDIA VOGLIANO FAR CREDERE 1,25% -GESTISCE IL POTERE IN MODO PERSONALISTICO E CLIENTELARE 76,2% -OGNUNO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA 22,5%
  • 07. Per migliorare l'attuale situazione politica... -BASTA VOTARE I PARTITI CHE FINORA SONO STATI ALL'OPPOSIZIONE 0% -È NECESSARIO MANDARE A CASA LA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE 38,7% -È NECESSARIO SCEGLIERE CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA I PROPRI RAPPRESENTANTI 58,7% -NON SO 2,5%
  • 08. Per quanto riguarda la politica comunale... -L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE HA DIMOSTRATO DI SAPER BENE OPERARE 1,2% -NON SI PUÒ TRACCIARE UN GIUDIZIO UNIVOCO: ALCUNI STANNO OPERANDO BENE, ALTRI LASCIANO PIUTTOSTO A DESIDERARE 47,5%
  • 09. Crede esista ancora una differenza tra destra e sinistra? -CERTO, ED È PIÙ SOSTANZIALE DI QUANTO SI VOGLIA FAR CREDERE 7,5% -AFFATTO. A PRESCINDERE DAL PARTITO CIÒ CHE PIÙ INTERESSA AI POLITICI SONO IL POTERE E IL DENARO 53,7% -LO SPERO 38,7%