martedì 26 febbraio 2008

GOD BLESS DRUGS


NICOLA MANDALÀ A NEW YORK DA FRANK CALÌ PER UN AFFARE DI COCA. L'OPERAZIONE "OLD BRIDGE" E I CUCINI ALL'AMERICANA DI COSA NOSTRA

Di Emanuele Minnella

Rapporto sulla visita al Carcere di Parma. Roma, 11 agosto 2006.
“In una delle sezioni speciali riservate ai 41bis, si trova Nicola Mandala. Da un anno e mezzo in isolamento, al momento dell'arresto pesava 90 kg, attualmente ne pesa 60. In carcere gli è stata diagnosticata la sindrome della sella turcica vuota, che gli provoca emicranie continue e lancinanti, che non aveva prima di essere arrestato; i farmaci tipo Aulin non hanno alcun effetto. Attende una visita di un medico di fiducia, prima di assumere gli psicofarmaci che gli sono stati prescritti dalla Direzione sanitaria del carcere. La visita, che aveva richiesto da due mesi, gli è stata autorizzata alcune ore prima del nostro incontro”.
Così Sergio D'Elia e Maurizio Turco, entrambi parlamentari de La Rosa nel Pugno, descrivono la situazione di Mandalà, all'indomani dell'indulto di Mastella.
Difficile immaginare il boss in queste condizioni. Appena tre anni prima era partito per l'America, insieme alla fidanzata e ad altri personaggi tutt'altro che insospettabili.
Di quei viaggi, scopriamo oggi alcune foto che gli inquirenti hanno sequestrato nell'abitazione di un presunto fiancheggiatore, vicino ai boss di Pagliarelli, e delle intercettazioni telefoniche che non lasciano alcun dubbio circa le reali intenzioni di quelle trasferte.
I retroscena della vicenda hanno un nome: “Old Bridge”. Come l'operazione che lo scorso 7 febbraio ha portato all'arresto di circa 90 uomini tra Palermo e New York.
Vecchio ponte, dunque. Il “vecchio” qui è sinonimo di “scappati”, gli esponenti di Cosa Nostra fuggiti negli Stati Uniti dopo la guerra di mafia degli anni '80. Il ponte è, invece, quello che tutte le cosche siciliane avevano intenzione di ricostruire con le famiglie di Nova York.
Dai filo-corleonesi di Nino Rotolo, ai fedelissimi di Totuccio Lo Piccolo, per finire con gli uomini di Provenzano, ciascuno di essi aveva mandato un proprio rappresentante in America per rivolgersi a un certo Frank Calì, boss newyorchese legato ai Gambino e agli Inzerillo.
E proprio da Frank Calì si era fermato Nicola Mandalà, nel suo primo viaggio oltreoceano. Quello del 26 novembre 2003.
Lontano dalla Sicilia, il boss doveva essersi sentito al sicuro. Non poteva certo immaginare che la Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e dal Federal Bureau of Investigation, stesse a spiarlo.
Assieme a Mandalà era partito pure Gianni Nicchi, al momento latitante, figlioccio di Antonino Rotolo, il capomafia di Pagliarelli arrestato nell'ambito dell'operazione Gotha del 2006.
I due sono rimasti a New York fino al 7 dicembre 2003. Al loro rientro, Mandalà, intercettato al cellulare, diceva alla fidanzata: “ho preso due chili di coca... micidiale”.
Scoperto dunque il motivo del viaggio: cinquecento chili di cocaina da smerciare, stando alle dichiarazioni dei pentiti Mario Cusimano e Maurizio Di Gati.
Secondo gli inquirenti, infatti, Cosa Nostra coltivava l'intenzione di rientrare nel traffico illecito di droga. Sta in questo affare la giustificazione dei rapporti con la mafia americana e il rientro in Sicilia, a partire dal 2000, dei cosiddetti scappati, gli Inzerillo.
Favorevole alla “rimpatriata”, Totuccio Lo Piccolo: a confermarlo ci sarebbero una serie di pizzini che il boss aveva mandato a Provenzano, nei quali si evinceva la sua volontà di “garantire per loro”.
Di diverso avviso, invece, Antonino Rotolo che degli americani non si fidava. Così si spiega il fatto che in un secondo viaggio, Rotolo, si rifiuta di mandare nuovamente il suo picciotto, Nicchi.
È il 18 marzo 2004. Questa volta Mandalà è accompagnato da Ezio Fontana e da Nicola Notaro. L'ultimo dei tre, apparentemente il più pulito, con Frank Calì era socio d'affari. Avevano infatti costituito la Haskell International Trading, una società che si era aggiudicata dalla Nestlè l'esclusiva di distribuire in America uno dei marchi italiani più rinomati nel settore alimentare. Le ragioni della visita appaiono le stesse.
Gli investigatori li hanno scoperti. Resta comunque dubbia l'ipotesi che vede agire Mandalà in assoluta autonomia rispetto a Provenzano. Ricordiamo che all'epoca dei fatti, questi gestiva la latitanza del padrino. Quel che è certo è che il boss villabatese, prima di partire, aveva avuto contatti separati e singoli con i capimafia di Passo di Rigano, Boccadifalco e Roccella. Ciò dimostrerebbe, dunque, un accordo tra le diverse famiglie mafiose del capoluogo, per il conseguimento dell'affare. Che Provenzano fosse all'oscuro della vicenda pare, a questo punto, improbabile. Anzi...

ARRIVANO A VILLABATE 40 BORSE LAVORO



IL PROGETTO, IN ESAME AL CONSIGLIO, FAVORIRÀ L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE CATEGORIE PIÙ SVANTAGGIATE

di Sara Colletta

Un modo per agevolare l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro e per far agire all’unisono il pubblico e il privato: arrivano anche a Villabate le borse lavoro.
Saranno 40 quelle messe a disposizione dal nostro Comune per l'inserimento temporaneo di altrettanti lavoratori. Si tratta di un sostegno di 300 euro, per la durata di sei mesi, offerto alle imprese che avvieranno al lavoro tali soggetti.
L’esperienza, già provata in diverse località italiane, si propone di agevolare il reinserimento lavorativo e sociale di particolari categorie svantaggiate; quelle che, per diversi motivi, hanno bisogno di un sostegno e di una tutela maggiore da parte delle istituzioni, ma anche dell’intera collettività.
Scopo dell'iniziativa è quello di offrire lo stimolo ad una nuova vita, ma anche quello di restituire ad ognuno dei beneficiari anche la giusta dignità. E nel nostro caso l'obiettivo si raggiunge anche attraverso l'offerta di un'opportunità di lavoro.
Il Comune, cioè la pubblica amministrazione, nel suo ruolo primario di anello di contatto tra lo Stato e la sua gente, si propone in questo modo come ponte tra la domanda e l'offerta nel mercato più problematico che ci sia: quello del lavoro!
Le categorie svantaggiate a cui si rivolge l’iniziativa sono quattro: ragazze madri, ex-tossicodipendenti (da droghe, da alcool, da gioco d’azzardo, etc.) ex-detenuti ed extra-comunitari.
Nello specifico l’amministrazione comunale, con fondi propri, si farebbe carico di coprire le spese relative alla remunerazione del soggetto (in servizio per venti ore settimanali) e lascerebbe a carico all’impresa i soli oneri relativi all’assicurazione ed ai contributi INAIL.
Ma anche le associazioni locali avranno un ruolo fondamentale in quella che si annuncia la prima vera e propria azione di lunga durata a sostegno dell'occupazione, lanciata dal Comune. Sempre se il progetto andrà a buon fine. Il regolamento di attuazione è, infatti, ancora tutto da definire ed in consiglio si lavora affinché possa concretizzarsi, ma c’è molta incertezza e non vorremmo che tutto resti solo uno spot pubblicitario in vista delle prossime campagne elettorali.
Alla presentazione pubblica del progetto, tenutasi nell'aula consiliare lo scorso 31 gennaio, non si è presentata alcuna impresa. Erano invece presenti, e in quantità rilevante, i presunti destinatari dell’intervento e qualche associazione.
Un inizio, dunque, davvero scoraggiante, se si tiene conto che la buona riuscita dello stesso dipenderà proprio dalla risposta che daranno i titolari delle imprese, siano esse di piccole, medie o grandi dimensioni. E proprio per favorire la riuscita dell’intervento la proposta di tutti, rispetto al reperimento delle imprese, è stata quella di estendere questa possibilità anche alle aziende dei Comuni limitrofi. Molti dei presenti, nella stessa occasione, si sono poi lamentati della mancanza di un piano di lavoro opportuno che permetta di organizzare bene un intervento di così tanta rilevanza. Questo è un punto sul quale anche noi crediamo si debba continuare a lavorare così da poter offrire maggiori certezze.
Alle associazioni spetta il compito di informare la cittadinanza e promuovere il messaggio che sta alla base del progetto: essere solidali, favorire il miglioramento della qualità della vita dei soggetti svantaggiati.
Alle imprese va invece rivolto l'invito affinché rispondano in massa all’appello che arriva, non tanto dal Comune, ma dai cittadini stessi che credono e sperano che il loro paese possa offrire loro un’opportunità.
Allo stesso tempo auguriamo ai futuri beneficiari del progetto di farsi promotori del loro futuro, di non chiudersi dietro la facile scusa che la gente è troppo diffidente per poterli accogliere (senza alcun pregiudizio,). I villabatesi, è vero, sono ancora reticenti di fronte a molte problematiche sociali dei nostri giorni, ma questo non è certo una buona scusa per arrendersi ancor prima di cominciare!

A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE


RIFLETTORI PUNTATI SULLA FIERA DELL'ARTIGIANATO. LA PAROLA AD ANDREA MAZZARELLA, RESPONSABILE DELL'ASSOCIAZIONE NEW LIVE GROUP E ORGANIZZATORE DELL'INIZIATIVA

di Emanuele Minnella

Euro 5700 (IVA inclusa). Questa è, tirate le somme, la cifra che l'amministrazione comunale ha scelto di impiegare a sostegno delle iniziative legate al Carnevale.
Per chi non se ne fosse accorto, ma anche per chi, in quei giorni, avesse privilegiato mete come Sciacca o Acireale, Villabate ha camuffato con “trucco e parrucco” l'apatia cui è era solita abbandonarsi durante la gestione commissariale, rivelandosi, per oltre una settimana, scenario di numerose manifestazioni culturali. O più modestamente, di momenti di svago e di allegria.
L'amministrazione guidata da Di Chiara ha ripreso così la sua corsa, a dire il vero mai interrotta, tentando in maniera timida ma certamente apprezzabile, nonostante i risultati poco incoraggianti di quest'anno, a recuperare quella che un tempo era una tradizione consolidata nel nostro Comune. Forse anche l'unica.
Nessuna sfilata di carri in maschera, intendiamoci. Le capacità dell'assessore Centorbi di rivelarsi pragmatico ad ogni occasione utile non sono diventate ancora miracolose. E il villabatese medio, che ai miracoli ha smesso di credere già dieci anni fa, non si lascerà certo sedurre dalla Piazza neppure se ci aspettasse una Pasqua ingorda di agnelli o di maiali.
Qualche anno fa i veglioni avrebbero avuto la meglio su tutto. Oggi di questi appuntamenti non ci rimane che qualche foto. Neppure una, invece, di questo Carnevale.
Il conto finale, salato ma non troppo. Cinque mila euro sono il minimo che si potesse spendere per un paese di ventimila abitanti. Certo nel nostro caso non è solo questione di quantità, ma di qualità. E forse cinque mila euro sono insufficienti a comprarla.
Il calendario, variegato ma noioso. Non possiamo ancora dire che ai giovani sia stato riservato un trattamento di favore dall'amministrazione. Loro si accontentano di poco. Un marciapiede su cui sostare, un tabacchino nelle vicinanze e una piazza da scandalizzare. I bambini poi, si accontentano anche di meno. Una bomboletta spray con la quale terrorizzare la vittima di turno, un cestino da dare alle fiamme e qualche pianta da estirpare. Tutto qui. I coriandoli sono fuori moda già da un pezzo.
Non è nostro compito valutare se le scelte operative dell'amministrazione siano state utili o meno al benessere del paese. Potremmo rimproverare al primo cittadino, qualora ce ne accorgessimo in tempo, lo scherzo di cattivo gusto. Ma rischieremmo di essere considerati permalosi.
Ad evitargli certi flop potrebbero pensarci comunque i consiglieri comunali. In queste occasioni non occorrerebbe nemmeno scomodare la politica. Si potrebbe fare solo dando il buon esempio. Recarsi nelle piazze, parlare con la gente.
Svolgeva forse questa missione il consigliere Musso, quando in Piazza della Regione mi sono catapultato per parlare con un certo Andrea Mazzarella. “Stai attento a quello che scrive” ha esclamato il consigliere sorridendo maliziosamente al mio interlocutore. Ovvio che il suo era un modo per attaccare bottone e nient'altro. Ma non c'è riuscito. Talvolta riesco ad essere schivo persino con me stesso.
La manifestazione si è ormai conclusa, senza troppi clamori, come potevamo immaginare: lo stesso silenzio con la quale è cominciata. Salvo qualche piccola interruzione che trovate nelle righe a seguire.
01. New Live Group. Chi siete e come siete arrivati a Villabate?
La nostra associazione è una ONLUS che si occupa di volontariato e beneficenza. L'idea di questa fiera nasce per abbattere le barriere cultuali e come forma di contrasto al razzismo. Non a caso dei venti stand presenti in Piazza della Regione, quindici sono stati affidati ad artigiani provenienti dal Perù, dall'India, dalla Cina.
02. E gli altri 5 stand?
Quelli li abbiamo riservati ai villabatesi. E purtroppo, l'adesione degli artigiani locali è stata pressoché inesistente. Per questo motivo, in meno di due giorni, ho dovuto “corteggiare” esercenti che nulla hanno a che fare con l'artigianato; giusto per riempire gli stand rimasti vuoti.
03. Quali motivazioni ci sarebbero secondo voi dietro la mancata partecipazione dei villabatesi?
Parecchi artigiani e commercianti locali in questi giorni sono venuti a chiedermi, in quanto organizzatore, spiegazioni sul perché non mi sono preoccupato di invitarli. In realtà le cose stanno diversamente. Tutti sappiamo che spesso gli artigiani e i commercianti sono iscritti ad associazioni di categoria. Ebbene, senza voler essere troppo polemico, ho avuto un breve colloquio con il Signor Piscitello della Confartigianato, che non ha sortito gli effetti che desideravo, cioè raccogliere le suddette adesioni.
04. Vuole forse affermare che constatata la possibilità di scarsi guadagni, la Confartigianato di Villabate ha preferito disertare l'evento?
No. Voglio soltanto dire che il Signor Piscitello ha trovato l'iniziativa poco convincente.
05. E allora ci state guadagnando?
Non stiamo guadagnando nulla. Le nostre intenzioni iniziali erano quelle di dare in beneficenza parte del ricavato, ma per come stanno andando le cose, non siamo ancora in grado di dire se riusciremo a coprire i costi sostenuti.
06. Che tipo di costi avete sostenuto fino ad ora?
Innanzitutto il costo umano. Da giovedì scorso, quindici dei nostri ragazzi fanno turni diurni e notturni per la vigilanza e la messa in sicurezza degli espositori. E poi ci siamo preoccupati di affittare l'amplificazione per gli spettacoli e di contattare professionalità nel campo dell'intrattenimento e dell'animazione.
07. Il Comune di Villabate non vi ha offerto nulla?
La possibilità di usufruire del palco comunale e della Piazza, i punti luce e alcune coppe da assegnare ai vincitori della sfilata in maschera.
08. Sui vari comunicati stampa abbiamo letto di un'iniziativa patrocinata dal Comune, ma senza alcun riferimento alla vostra organizzazione.
Di questo siamo veramente amareggiati. Nessuno ci aveva detto poi che a Villabate sono presenti diverse testate giornalistiche. Ma non è stato questo il problema più importante.
09. Quale allora? Forse il fatto che, alla serata inaugurale, dopo aver montato l'amplificazione da palco, l'avete smontata appena un quarto d'ora dopo le 21.00?
Il Comune non si è preoccupato di pubblicizzare l'evento adeguatamente. Nemmeno un manifesto. E la gente non lo sapeva. Quanto a quello spettacolo, era in programmazione il pomeriggio, ma era stato spostato alle 21.00 per permettere all'assessore Centorbi di parteciparvi.
10. E non è venuto...
Proprio così. E non si sono fatti vivi neppure i villabatesi. Per questo motivo abbiamo deciso di smontare il palco.
11. Grandi assenti dunque gli artigiani locali, i cittadini, ma anche il Comune di Villabate.
L'unico che per noi ha rappresentato il Comune in questi giorni è il consigliere Musso, che si è reso disponibile fin da subito con la sua presenza.
12. E i vigili urbani? Considerate certe situazioni di disagio sociale l'ordine pubblico nel nostro territorio non è certo facile da gestire.
Da due giorni siamo in Piazza della Regione e non abbiamo visto l'ombra di un vigile. Questo non è per noi confortante, dato che oltre al volontariato, ci siamo trovati a fare anche da difensori dell'ordine pubblico con turni estremamente sacrificanti e senza guadagnarci nulla.
13. Torniamo per un momento alle attività. Parliamo del concorso per la miglior maschera che si svolgerà al termine della manifestazione. Sappiamo che avete chiesto una quota di iscrizione ai partecipanti di 5 euro. Non vi sembra che questo possa essere un deterrente per la partecipazione?
La quota di 5 euro, puramente simbolica, serve a noi esclusivamente per coprire i costi legati all'acquisto dei coriandoli, dei giochi e dei vestiti di carnevale per le nostre collaboratrici.
14. Progetti futuri?
Difficile che si tornerà a Villabate.
Grazie per la disponibilità.


Le CIFRE di questo Carnevale
Spettacolo di intrattenimento musicale, danza e balli proposto dalla Music Service di Bagheria, 2mila euro. Spettacolo di Cabaret “I Petrolini” proposto dall'associazione musicale Music Men di Caccamo, 2500 euro. Noleggio del pianoforte e dell'impianto di amplificazione, proposto dalla Parrocchia S. Agata di Villabate, in occasione del concerto del baritono Simone Alaimo, 1200 euro.

MUNNIZZA...GRADITE?



ACCUSE E PROMESSE. OFFESE E MIRACOLI. IL CLIMA DEL CONSIGLIO STRAORDINARIO REGALA AI CITTADINI ESALAZIONI TOSSICHE

Di Emanuele Boncimino

“Non c’è bisogno di creare allarmismi, l’amministrazione è con il COINRES….” Così tuonava il Vicesindaco Scrivano, per calmare le acque di una situazione che ormai gli era sfuggita di mano. Già perché fra i silenzi di una maggioranza allargata, asservita al volere dell’amministrazione, o meglio di metà amministrazione, e le denunce della minoranza, qualcuno che faceva la voce grossa in mezzo al coro ci voleva. Qualcuno che scuotesse e mettesse in chiaro che, comunque vadano le cose, non ci sarà mai un aumento della tassa sui rifiuti.
Fin dall’inizio la convocazione straordinaria del consiglio comunale, con all’ordine del giorno la questione COINRES, aveva appunto il compito di sbrogliare la matassa e fugare qualsiasi dubbio.
Complici i fatti accaduti in tutta la provincia e su cui ad oggi indaga ancora la magistratura, vista la denuncia al TAR.
Dopo le 120 assunzioni del dicembre scorso, che hanno coinvolto, quasi tutte, parenti di amministratori della provincia e candidati alle ultime amministrative, sembrava che questo consiglio potesse fare risorgere e far uscire a testa alta un Comune che non gode di una buona forma in sede di smaltimento di rifiuti. Una breve cronaca che riporta i fatti salienti del consiglio non potrebbe non accennare alla suddivisione in tre tempi.
Si comincia con le denunce nei confronti dell’amministrazione. Accuse più o meno dure (veritiere a seconda delle voci che si sentono) da parte dei militanti dell’UDC, Schillaci e Pitarresi, soprattutto nei confronti del Sindaco. Accuse arriveranno anche da parte dei tre consiglieri “figli unici” della minoranza, ma in misura molto più soft e diplomatica.
A questo primo tempo seguirà una lunga arringa del Direttore Generale del COINRES, Riccardo Incagnone, che si barrica dietro mille formalismi e leggi, che in fin dei conti gli danno il potere di emettere delle fatture molto salate, e non una parola sulle possibili assunzioni clientelari di cui ovviamente non sa niente perché è soltanto un tecnico.
Il pubblico in sala, molto numeroso all'inizio, tenderà a scemare, subito dopo, perché appunto debilitato da una siffatta relazione che non fuga alcun dubbio.
Come sempre il dolce viene alla fine: il responsabile al bilancio, dott. Tabone, e la dott.ssa Bazzi, che ha apposto la firma al contratto di servizio col COINRES, denunceranno che il debito del Comune di Villabate, in seguito al pagamento della fattura di un milione di euro emessa dal COINRES, potrà essere colmato soltanto con un aumento della tassa sui rifiuti del 61% su ogni bolletta.
A queste dichiarazioni la minoranza si troverà compatta sulla possibilità che la strada scelta dal Comune, cioè la solidarietà al consorzio, fosse “da buttare”, mentre non si ravviserà alcuna parola da parte della maggioranza che sembra essere sempre più suddita della Trinità di potere istituitasi sul banco dell’amministrazione.
Alcune voci fuori dal coro, Terranova e Di Peri, diranno la loro, poi, ovviamente, saranno pronti a ritornare fra le braccia del padre. E il Presidente del Consiglio, Corsale, si sorbirà i rimproveri del suo “principale” soltanto per aver svolto le sue funzioni istituzionali. Poi il silenzio.
Nessun consigliere di maggioranza ha posto il veto sulla considerazione di Scrivano che ha difeso l’operato del COINRES e lo ha anche elogiato. Nessun consigliere di maggioranza ha avuto il coraggio di opporsi alla visione tutta rosa e fiori dell’amministrazione. I consiglieri di Villabate è come se non esistessero: si limitano a dare l’assenzo alle proposte dell’amministrazione, sfuggendo così al loro compito che tutti gli elettori gli hanno conferito nel momento dell’elezione.
La diligenza dell’uomo medio della strada porterebbe a fare delle riflessioni sul non aumento che dovrebbe subire la bolletta dell’immondizia, perché se da un lato il credito che il COINRES vanta nei confronti del Comune di Villabate non è al momento esigibile, dall'altro, cioè quando lo diverrà, da dove usciranno i soldi per pagarlo se non dalle tasche dei poveri villabatesi? Di certo il Vicesindaco sa a che Santo votarsi se dà per certo che non vi sarà alcun aumento.

Le inchieste di QUATTRO QUARTI Magazine

  • Per suggerimenti e info: quattroquarti@freemail.it

Inchiesta n.1 Luglio 2007 "SE DICO MAFIA...DICI..."

  • Indagine condotta su un campione anonimo di 88 studenti frequentanti le terze classi della Scuola media statale "Pietro Palumbo" di Villabate. Margine approssimativo di errore 0,1%-0,5%. Elaborazione dati a cura del KLTV 4/4. Anno 2006
  • 00. Con chi parli maggiormente di mafia? -CON LA FAMIGLIA 18,2% -CON GLI AMICI 19,2% -CON GLI INSEGNANTI 57,7% -CON NESSUNO 4,8%
  • 01. In tema di lotta alla mafia, la tua scuola... -HA FATTO ABBASTANZA 40,4% -POTEVA FARE DI PIU' 40,2% -HA FATTO POCO O NULLA 19,4%
  • 02. Se a scuola venisse introdotta una nuova materia "Storia della mafia" tu saresti... -SFAVOREVOLE 3,4% -FAVOREVOLE/INTERESSATO 83,9% -POCO INTERESSATO 12,6%
  • 03. Pensi di essere informato sulla mafia... -MOLTO 5,7% -ABBASTANZA 66,6% -POCO 26,4% -PER NULLA 1,3%
  • 04. Sei a conoscenza del fatto che il tuo comune é stato sciolto due volte per presunte infiltrazioni mafiose? -SI 68,9% -NO 31,1%
  • 05. Come giudichi il fatto? -GRAVE 70% -POCO GRAVE 11,4% -PER NULLA GRAVE 10,4% -ALTRO 8,2%
  • 06. Quali espressioni useresti per definire un mafioso? -UN DELINQUENTE 31,3% -UN IGNORANTE 20,3% -UNO MOLTO RICCO 16,2% -UN POTENTE 12,6% -UNO CHE DA' LAVORO 3,6% -UN POLITICO 2,4% -ALTRO 13,6%
  • 07. Secondo te quali sono le principali cause per cui un individuo diventa mafioso? -AVERE UNA FAMIGLIA MAFIOSA 30,6% -CARATTERISTICHE PROPRIE DELL'INDIVIDUO 21,8% -IGNORANZA 20,2% -POVERTA' 13,6% -DISOCCUPAZIONE 11,4% -SOLITUDINE 2,1% -ALTRO 0,3%
  • 08. Se tuo padre fosse mafioso cosa faresti? -DA GRANDE FAREI ANCHE IO IL MAFIOSO 3,4% -NON FAREI NULLA 30,4% -ME NE ANDREI DI CASA APPENA POSSIBILE 60,6% -LO DENUNCEREI 5,6%
  • 09. Come giudichi l'operato degli amministratori pubblici riguardo la lotta alla mafia? -MOLTO NEGATIVO 17,8% -NEGATIVO 23,8% -POCO POSITIVO 32,1% POSITIVO 26,1%
  • 10. Come giudichi la figura del collaboratore di giustizia rispetto a quel mafioso che decide di scontare la sua pena nel silenzio? -MEGLIO 32,1% -PEGGIO 34,4% -ALLO STESSO MODO 27,5% -ALTRO 6%
  • 11. Se un mafioso ti offrisse un lavoro, tu accetteresti? -SI 10,4% -NO 89,6%
  • 12. Se fossi commerciante pagheresti il pizzo? -SI 39% -NO 61%
  • 13. Il sud Italia é ancora oggi meno ricco e sviluppato del nord. Di chi é la colpa? -DELLO STATO 39,4% -DELLA MAFIA 35,7% -DELLA SOCIETA' 21,1% -ALTRO 3,6%
  • 14. Secondo te la mafia si può sconfiggere? -SI 49,4% -NO 50,6%

Inchiesta n. 2 Dicembre 2007 "GIOVANI E SESSO"

  • Inchiesta condotta su un campione anonimo di 96 studenti di scuole medie superiori della provincia di Palermo.
  • 01. Qual è la tua attuale situazione relazionale? -RELAZIONE STABILE 38,5% -RAPPORTI OCCASIONALI 29,1% -NON HO RAPPORTI 32,2%
  • 02. Il tuo primo rapporto sessuale... -PRIMA DEI 13 ANNI 2,8% -TRA I 13 E I 16 ANNI 38,5% -TRA I 17 E I 20 ANNI 22,9% -NON HO MAI AVUTO RAPPORTI 36,4%
  • 03. Sei favorevole all'uso del preservativo? -SI 89,5% -NO 7,2%
  • 04. Durante un rapporto sessuale usi il preservativo? -SI 35,4% -NO 6,2% -SOLO QUALCHE VOLTA 22,9% -NON HO RAPPORTI 35,4%
  • 05. L'Aids si trasmette attraverso... -SANGUE INFETTO 80,2% -SALIVA 1,4% -RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO 87,5% -TOSSICODIPENDENZA 9,3%
  • 06. Che cosa è per te un rapporto sessuale non protetto? -UN RAPPORTO SENZA PRESERVATIVO 91,6% -UN RAPPORTO OMOSESSUALE 1,4% -UN RAPPORTO SESSUALE CON UNO SCONOSCIUTO 7,2%
  • 07. Conosci malattie sessualmente trasmissibili? -SI 73,9% -NO 25%
  • 08. Se si, quali di queste malattie sono sessualmente trasmissibili? -SIFILIDE 52,8% -CISTITE 3,1% -GONORREA 18,7% HERPES GENITALE 44,7% -PUBALGIA 17,7%
  • 09. Sei favorevole all'insegnameto dell'educazione sessuale nelle scuole? -SI 97,9% -NO 1,4%
  • 10. Hai mai studiato educazione sessuale a scuola? -SI 67,7% -NO 32,2%
  • 11. Se hai un problema legato alla tua sfera sessuale a chi ti rivolgi? -A NESSUNO 19,7% -ALLA FAMIGLIA 19,7% -AGLI AMICI 46,8% -AD UN CONSULTORIO 16,6%
  • 12. Che cosa è un consultorio familiare? -AMBULATORIO PER ABORTIRE 2% -CENTRO DI CONSULENZA PSICOLOGICA, SESSUALE, MEDICA, SOCIALE 93% -AMBULATORIO DI DISTRIBUZIONE PRESERVATIVI 2%

Inchiesta n. 3 Febbraio 2008 "UN VOTO ALLA POLITICA"

  • Inchiesta condotta su un campione rappresentativo della cittadinanza elettorale attiva, di età compresa fra i 18 e i 70 anni, di entrambi i sessi
  • 01. Si interessa di politica? -SI 43,7% -NO 46,2% HO SMESSO 10%
  • 02. Andrà a votare? -SI 78,5% -NO 15% -DIPENDE DA CHE COSA MI VERRÀ PROMESSO 3,7%
  • 03. Che cosa pensa della caduta del governo? -NE SONO LIETO 5% -MI È DISPIACIUTO 31,2% -ERA PREVEDIBILE 63,7%
  • 04. Di chi pensa sia la colpa? -DEGLI INTERESSI PERSONALISTICI DEI SINGOLI POLITICI 65% -DEL BIPOLARISMO 1,2% -DELL'ATTUALE LEGGE ELETTORALE 22,5% -DELLA MANCANZA DI SOGLIA DI SBARRAMENTO 11,2%
  • 05. Qual è il suo parere sull'attuale classe politica nazionale? -ABBIAMO OTTIMI ESPONENTI POLITICI, BASTA SAPER SCEGLIERE IL PARTITO GIUSTO 5% -LA CLASSE POLITICA È TROPPO DISTANTE DALLE REALI CONDIZIONI DI VITA DELLA GENTE 42,5% -LA SETE DI POTERE È PIÙ FORTE DELLA VOGLIA DI MIGLIORARE IL PAESE 52,5%
  • 06. E che cosa pensa dell'attuale classe politica siciliana? -È MEGLIO DI QUANTO I MEDIA VOGLIANO FAR CREDERE 1,25% -GESTISCE IL POTERE IN MODO PERSONALISTICO E CLIENTELARE 76,2% -OGNUNO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA 22,5%
  • 07. Per migliorare l'attuale situazione politica... -BASTA VOTARE I PARTITI CHE FINORA SONO STATI ALL'OPPOSIZIONE 0% -È NECESSARIO MANDARE A CASA LA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE 38,7% -È NECESSARIO SCEGLIERE CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA I PROPRI RAPPRESENTANTI 58,7% -NON SO 2,5%
  • 08. Per quanto riguarda la politica comunale... -L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE HA DIMOSTRATO DI SAPER BENE OPERARE 1,2% -NON SI PUÒ TRACCIARE UN GIUDIZIO UNIVOCO: ALCUNI STANNO OPERANDO BENE, ALTRI LASCIANO PIUTTOSTO A DESIDERARE 47,5%
  • 09. Crede esista ancora una differenza tra destra e sinistra? -CERTO, ED È PIÙ SOSTANZIALE DI QUANTO SI VOGLIA FAR CREDERE 7,5% -AFFATTO. A PRESCINDERE DAL PARTITO CIÒ CHE PIÙ INTERESSA AI POLITICI SONO IL POTERE E IL DENARO 53,7% -LO SPERO 38,7%